23 Aprile 2025 Giudiziaria

Giro di scommesse clandestine a Messina: il Riesame annulla le misure cautelari per 11 indagati

Undici dei 22 indagati arrestati un paio di settimane addietro nell’operazione “Kappa” sulle scommesse clandestine a Messina sono stati scarcerati dai giudici del tribunale del riesame, che hanno accolto i ricorsi difensivi e di conseguenza “cancellato” l’ordinanza del gip. Quindi secondo i giudici della Libertà non andavano arrestati.

In questa prima fase del confronto accusa-difesa davanti al collegio del TdR erano interessati undici indagati, cinque in carcere e sei agli arresti domiciliari che sono quindi tornate in libertà. Si tratta di: Letterio “Lillo” Arcolaci, Antonino Messina, Emanuele Milia, Carmelo Salvo e Ignazio Vadalà, detenuti in carcere; e Gaetano Arcolaci, Giuseppe Costa, Giuseppe De Salvo, Riccardo Lopes, Domenico Arena e Carmelo Calabrò, che si trovavano ai domiciliari.

Il provvedimento del Tribunale è stato emesso con la formula “se non detenuti per altra causa”, disponendo quindi la scarcerazione immediata degli indagati interessati da questa fase del procedimento.

L'organizzazione, secondo quanto sostenuto nell'impianto accusatorio, avrebbe sviluppato dal 2022 un giro di scommesse sportive clandestine a quota fissa, attraverso piattaforme di gioco online illegali, per poi reimpiegarne i profitti utilizzando dei prestanome. Attraverso la gestione formale di Punti Vendita e Ricarica (Pvr), che operavano sotto il marchio di piattaforme legali, il gruppo avrebbe attirato  clienti, promettendo vincite più alte rispetto ai canali ufficiali. All’interno di queste sale, ha sostenuto la Procura, sarebbe stata quindi proposta l'opzione di giocare su computer dedicati, collegati a piattaforme illegali, identificate dall'estensione ".com", anziché la legale ".it".