
19 Marzo 2025 Sport Cultura Spettacolo
La lunga vita di un patrimonio immateriale: Lillo Alessandro si racconta a “Vite Spericolate”
Di Tonino Cafeo. Ci accoglie in una casa ricca di fotografie, oggetti d'arte e artigianato, ricordi di più di mezzo secolo di viaggi e incontri memorabili. È Lillo Alessandro, il patron dei Canterini peloritani, fino a prova contraria il più longevo fra i gruppi folk messinesi, il protagonista della quarantesima puntata di "Vite Spericolate-storie speciali di persone normali".
Alessandro, classe 1937, condivide volentieri i mille aneddoti di una vita lunga e ricca di creatività e inventiva. Ad ascoltarlo non ci si annoia mai ed è possibile scoprire lati inediti della sua personalità. Per esempio che non sempre la cultura popolare è stata al centro dei suoi interessi. Negli anni della ricostruzione, come tanti giovani della sua generazione, è attratto dalla musica americana al punto da diventare, nel 1957, campione d’Italia di Rock&Roll. Ma la passione per la musica e la danza non resta un fatto occasionale. Lillo Alessandro studia all’Accademia di danza classica di Messina e si diploma maestro di danza da sala a Roma con Angelo Santinelli. È anche fra i fondatori della Federazione italiana danze sport ma già alla fine degli anni 50 arrivano nella sua vita i Canterini Peloritani. “Per amore”, ci racconta. Un amore che rapidamente guadagna il centro della sua vita e non lo abbandona più.
Nel 1958 diventa direttore dei Canterini e da allora gira i festival e le manifestazioni di tutti i paesi per fare conoscere al mondo le tradizioni popolari, i canti e le danze dello Stretto di Messina. Con lo storico gruppo vince l’edizione 1964 della mitica trasmissione Canzonissima della Rai e si esibisce davanti a capi di stato e rappresentanti delle più prestigiose istituzioni internazionali.
Trova anche il tempo per approfondire la sua conoscenza della cultura popolare: nel 1974 si laurea in lettere a Messina con una tesi etnoantropologica sulle “banniate” che si ascoltano nei mercati storici all’aperto e dai venditori ambulanti siciliani.
Lillo Alessandro negli anni 70 è anche uno dei pionieri delle TV locali: è direttore artistico di Rtp e poi di Teletime. In questo ruolo inventa programmi passati alla storia e scopre talenti come Lino Soraci e Carla Luvarà.
La sua lunga avventura nel mondo dello spettacolo popolare ottiene infine un riconoscimento prestigioso nel 2021, quando la regione Sicilia lo iscrive nel "REIS - Registro eredità immateriali - Libro dei tesori umani viventi", come esponente di primo piano del folklore isolano.