19 Gennaio 2025 Politica e Sindacato

A Report: L’asfalto che si scolla e i bulloni non avvitati. Il ponte Webuild in Ue, aspettando Messina

Non bastassero i dubbi tecnici sulla fattibilità del Ponte sullo Stretto di Messina, ossessione del ministro Matteo Salvini. C’è anche un precedente non proprio brillante del colosso Webuild, capofila del consorzio che dovrebbe costruire la maxi opera tanto cara al leghista. Le trasmissione Report (Rai3) è andata in Romania per raccontare la vicenda del ponte di Braila sul Danubio, il terzo ponte sospeso più lungo dell’Ue, costruito dall’azienda guidata da Pietro Salini. È stato inaugurato a luglio 2023, ma un mese dopo erano già comparse ondate di dislivello nell’asfalto che era completamente da rifare. Si è poi scoperto che centinaia di bulloni dei parapetti non erano stati avvitati.
Nell’inchiesta di Danilo Procaccianti “Il ponte a tutti i costi”, Report ricostruisce anche altre problemi che riguardano Webuild, come quelli del Terzo Valico, dove i costi sono decuplicati e le difficoltà tecniche stanno rallentando i lavori o il raddoppio ferroviario Palermo-Catania in Sicilia, dove i sindacati lamentano condizioni di lavoro precarie, condizioni igienico sanitarie disagiate e straordinari non pagati.
Per la trasmissione, Braila è l’esempio di quel che può accadere se le cose non vengono fatte bene. Il ponte doveva costare 500 milioni, ma Webuild ne ha chiesti altri 40 per le opere accessorie. Il governo romeno avrebbe avviato contestazioni per le problematiche riscontrate. Intercettato da Danilo Procaccianti, Salini bolla tutto come “fesserie”.
Report ripercorre poi la corsa disperata di Salvini per far approvare il progetto definitivo al Cipess, partita perfino prima della nascita del governo Meloni con riunioni a cui ha partecipato anche l’ex ministro di Berlusconi, Pietro Lunardi: la sua società Rocksoil ha firmato l’aggiornamento del progetto bloccato nel 2012 dal governo Monti. La trasmissione punta il dito contro la decisione di permettere l’avvio dei lavori senza avere un progetto esecutivo completo approvato. Basterà procedere per “fasi” nonostante gli enormi dubbi tecnici sollevati dagli esperti intervistati da Report che potrebbero portare a bloccare tutto. Poco importa, visto che le opere a terra da sole valgono miliardi. C’è spazio anche per i (pessimi) precedenti dell’Ad di Stretto di Messina, Pietro Ciucci, uno dei padri dell’opera, sotto la cui gestione in Anas sono crollati tre viadotti. Per uno di questi, lo Scorciavacche sulla Palermo-Agrigento, la Procura di Palermo ha chiesto 4 anni di carcere per il manager, che però non chiarisce se si dimetterà in caso di condanna. Se il Cipess approverà il progetto definitivo, si potrà ripristinare anche il contratto e le sue enormi penali bloccate nel 2012 e per le quali Webuild è ancora in causa con lo Stato, a cui ha chiesto 700 milioni (il contenzioso non è stato rifiutato).
Report mostra anche le difficoltà del Terzo Valico Genova-Milano, con i costi decuplicati a 10 miliardi, la scoperta dell’amianto e di sacche di gas costate la morte di un operaio in subappalto a febbraio 2024.