19 Gennaio 2025 Politica e Sindacato

Il caso dei 6 agenti penitenziari feriti. La Cgil: solidarietà e riconoscimento

All’indomani dell’ennesima aggressione ai danni di sei agenti della polizia penitenziaria, picchiati e feriti da un gruppo di detenuti nella cui cella sono stati rinvenuti a seguito di perquisizioni due telefonini, la Federazione Funzione Pubblica della Cgil ha espresso solidarietà e un caloroso plauso agli agenti della Polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Barcellona, vittime dell'ennesima aggressione durante una perquisizione.

L'operazione a cui hanno partecipato i sei agenti aggrediti, avvenuta nella mattinata del 17 gennaio, ha portato al sequestro di due telefonini detenuti illegalmente, ma è costata cara ai sei agenti coinvolti, che hanno subito l’aggressione con calci, pugni e colpi di sgabello. Portati d'urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale Fogliani di Milazzo, i sei poliziotti hanno riportato una prognosi complessiva di 45 giorni. Con riferimento a quanto di grave è avvenuto il segretario generale della Fp Cgil, Francesco Fucile, e il coordinatore provinciale, Giovanni Spanò, hanno elogiato «la professionalità degli agenti, sottolineando l’urgenza di interventi da parte del provveditore regionale e della Direzione della Casa circondariale per migliorare le condizioni di sicurezza».

Tra le richieste del sindacato, anche quella del «coinvolgimento della Commissione ricompense del Dipartimento per riconoscere il valore dell’operato svolto nel corso dell’operazione portata a termine dagli agenti e misure concrete per garantire condizioni di lavoro meno rischiose a tutela degli stessi agenti, oggi più che mai costretti a lavorare in condizioni estreme». L’ultimo atto di violenza non è stato un episodio isolato, ma si inserisce in un contesto di crescente tensione.

Negli ultimi dieci giorni – ricorda il sindacato – ben nove agenti sono stati aggrediti nel carcere barcellonese, spesso in seguito a perquisizioni. L'episodio più recente di venerdì scorso, avvenuto nella cella 10 del quinto Reparto, è stato scatenato proprio dal ritrovamento di due telefonini nascosti. Nonostante l’elevato rischio, i sei poliziotti coinvolti sono riusciti a completare l’operazione, pur subendo lesioni che li costringeranno ad astenersi dal lavoro. La dinamica delle aggressioni si ripete con preoccupante regolarità. In precedenza, il 10 gennaio scorso, – ricorda la Cgil – nel terzo reparto, un detenuto ha aggredito un agente e un ispettore, causando loro traumi cranici e altre ferite.

Lo stesso detenuto, pochi giorni dopo, ha nuovamente colpito, ferendo altri tre agenti e danneggiando arredi e sistemi di videosorveglianza. Episodi che, secondo i sindacati, metterebbero in luce una presunta inerzia dell’Amministrazione penitenziaria rispetto alla necessità di affrontare efficacemente un fenomeno sempre più allarmante, che riguarda una casa circondariale nella quale esponenti della criminalità organizzata continuano ad introdurre sostanze stupefacenti e telefonini.