Il funerale di Michele Lanfranchi, segnalati alla polizia municipale i centauri che hanno partecipato al rito funebre bloccando la strada davanti al cimitero
Per il “corteo” del 7 giugno, con decine di motorini che hanno partecipato al rito funebre per Michele Lanfranchi, che si sarebbe sparato accidentalmente un colpo di pistola con una 7.65 con matricola abrasa a casa di un amico in via Rizzo, il 40enne Giovanni Lagana', che resta per adesso indagato, le indagini sono in corso e molti dubbi rimangono, la Questura ha trasmesso tutti i dati acquisiti in quelle ore con una serie di singole segnalazioni alla Polizia municipale, per le violazioni del Codice della strada che sono state commesse dai mezzi a due ruote praticamente “occupando” l’intera via Catania davanti al Gran camposanto, paralizzando a lungo il traffico; e invece per l’aggressione subita da un cittadino che si trovava davanti all’ingresso del Gran camposanto per motivi privati, la Mobile ha già trasmesso in Procura una dettagliata informativa sugli aggressori. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo era rimasto bloccato, insieme a tanti altri automobilisti, dal corteo di auto e motorini schierati per rendere omaggio alla salma del 19enne e avrebbe protestato per la strada bloccata reclamando il diritto di poter proseguire. Secondo alcuni testimoni ha anche affermato che la moglie non si sentiva bene. Ne è nato un litigio degenerato subito in aggressione.