La giudice monocratica Adriana Sciglio ha letto questa sera il dispositivo della sentenza del processo 'Alto mare' nato dall'inchiesta che nel 2020 portò al sequestro di tre traghetti - “Pace”, “Caronte” e “Ulisse” -, della compagnia di navigazione Caronte&Tourist Isole Minori spa, che erano impiegati nei collegamenti La Maddalena/Palau, Trapani/Isole Egadi e Palermo/Ustica. Questo sul presupposto che le navi fossero prive delle necessarie strutture adatte per le “persone a mobilità ridotta” come i disabili, gli anziani, le gestanti.
Erano quattro gli imputati di questi procedimento (le qualifiche si riferiscono all'epoca dei fatti): Sergio La Cava, come amministratore della N.G.I. Spa, che fu incorporata nel 2017 dalla Caronte&Tourist Isole Minori spa; Luigi Genghi, consigliere e amministratore della N.G.I. Spa; Edoardo Bonanno, ad di Caronte & Tourist Isole Minori spa; e il noto imprenditore messinese Vincenzo Franza, nella qualità di presidente di Caronte&Tourist Isole Minori spa. I reati ipotizzati erano la truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, la falsità ideologica e la frode nelle pubbliche forniture ai danni della Regione Siciliana. Nel procedimento era poi coinvolta come persona giuridica anche la società di navigazione.
L'unico ad essere condannato è stato Sergio La Cava, a 2 anni (pena sospesa) e solo per la truffa, mentre gli altri tre amministratori tra prescrizioni e assoluzioni, “escono” definitivamente dal processo.
Lo stesso La Cava ha registrato assoluzione e prescrizione per la frode in pubbliche forniture e il falso. La giudice Sciglio ha poi comminato una multa di 70 mila euro alla compagnia di navigazione, e ha confermato il sequestro di beni deciso a suo tempo per La Cava in solido con la società Caronte&Tourist Isole Minori spa.
Il pm Conte aveva chiesto condanne per tutti e quattro gli amministratori e una multa molto più cospicua per la società di navigazione.
Ecco la nota della compagnia di navigazione diffusa in serata: "Caronte & Tourist Isole Minori commenta con soddisfazione la notizia dell’assoluzione dei propri vertici - Vincenzo Franza, Luigi Genghi e Edoardo Bonanno - inquisiti per frode nelle pubbliche forniture a proposito della presunta inidoneità al trasporto di passeggeri con mobilità ridotta di alcune navi della flotta sociale. Al contempo la compagnia si dichiara certa che Sergio La Cava, condannato nella qualità di AD della Ngi, riuscirà nei successivi gradi di giudizio a dimostrare l’assoluta assenza di dolo nei propri comportamenti".