Scuola, si riparte il 12 settembre in Sicilia
Il via è fissato per il 12 settembre, un giovedì. L’ultima campanella suonerà invece il 7 giugno, di sabato. Eccolo il calendario dell’anno scolastico 2024-25, appena firmato dall’assessore all’Istruzione Mimmo Turano.
In totale il provvedimento costruisce un anno scolastico fatto di 207 giorni di lezione. E prevede già le date delle vacanze e dei giorni festivi in cui le scuole resteranno chiuse. Nel dettaglio, le vacanze natalizie inizieranno il 23 dicembre e termineranno il 7 gennaio. Quelle pasquali scatteranno il 17 aprile e finiranno il 22.
In mezzo un lungo elenco di giorni festivi che permetteranno anche qualche ponte: in primis, il 2 novembre, poi quello in cui si celebra il santo patrono della città, infine il 25 aprile (festa della Liberazione), il primo maggio (festa del Lavoro) e il 2 giugno (festa della Repubblica).
Va detto che quello appena firmato da Turano è un calendario che funziona da cornice all’attività scolastica. L’autonomia di ogni singolo istituto assegna poi ai presidi una certa flessibilità e la possibilità di modulare i giorni di lezione a seconda della specificità dei corsi. Lo prevede esplicitamente il decreto dell’assessore: «Nell’ambito del calendario, i consigli di circolo e d’istituto, in relazione alle esigenze derivanti dal piano dell’offerta formativa, determinano, con criteri di flessibilità, gli adattamenti del calendario scolastico che possono riguardare la data di inizio delle lezioni, nonché la sospensione in corso d’anno delle attività educative e delle lezioni prevedendo, ai fini della compensazione delle attività non effettuate, modalità e tempi di recupero in altri periodi dell’anno stesso».
E ancora, i presidi possono decidere se far svolgere le lezioni dal lunedì al sabato o su soli cinque giorni settimanali, questo prevede il decreto di Turano.
L’assessore ha poi riservato un passaggio del decreto per un giorno particolare dell’anno scolastico siciliano: «La ricorrenza del 15 maggio, festa dell’Autonomia Siciliana, deve essere dedicata a specifici momenti di aggregazione scolastica per lo studio dello Statuto della Regione e per l’approfondimento di problematiche connesse all’autonomia, alla storia e all’identità regionale».