Europee, 17 simboli (di cui 4 ancora bianchi) nella lista di Cateno De Luca. Ecco chi c’è nel “Fronte della Libertà”
La parola “Libertà” al centro e, intorno, 17 simboli diversi, 4 dei quali sono ancora bianchi perché verranno svelati la prossima settimana. Cateno De Luca aggiorna ancora il contrassegno che porterà il suo “Fronte della Libertà” alle prossime elezioni europee. Un simbolo che si sta sempre più trasformando in un’opera che sembra ispirata dalla tecnica pittorica del puntinismo (visto che nella scheda elettorale sarà di dimensioni molto ridotte). Ma chi c’è dietro questi simboli? Dagli ex leghisti, agli ex 5 stelle passando da chi vuole “l’uscita dall’Ue, dall’Oms, dall’Onu e dalla Nato” dai no vax, fino ai simboli “ad personam”.
In alto, di dimensioni maggiori rispetto agli altri, c’è il simbolo di “Sud chiama nord“, il movimento dell’ex sindaco di Messina e attuale primo cittadino di Taormina che ha dato vita al progetto del “Fronte della Libertà”. Poco più piccolo è il simbolo “Partito popolare del Nord – autonomia e libertà“, fondato dall’ex ministro leghista della Giustizia Roberto Castelli. Sempre dal Nord arriva il “Popolo veneto” dell’ex deputato della Lega Vito Comencini che porta nel contrassegno il Leone di San Marco. Della stessa dimensione è il simbolo de “I Civici in movimento“, una scritta blu che campeggia sopra l’orma di uno scarpone a rappresentare la formazione dell’ex sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.
In basso il “Movimento per l’Italexit“, divenuto famoso durante la pandemia per le sue posizioni no vax e anti Ue. Non c’è più però l’ex senatore (eletto con i 5 stelle) Gianluigi Paragone che si è dimesso da segretario. Ma dai social di “Italexit per l’Italia” fanno sapere di “diffidare chiunque” a utilizzare il simbolo e il nome del partito. Seguono altri 8 simboli di dimensioni più ridotte. Uno è “Capitano Ultimo” per l’ex ufficiale dei Ros Sergio De Caprio – noto soprattutto per l’arresto di Totò Riina – arruolato da De Luca. Sarà candidata anche la testimone di giustizia Piera Aiello, già parlamentare del Movimento 5 stelle, ed Enrico Rizzi con il suo movimento per i diritti degli animali: anche per quest’ultimo è stato riservato un simbolo con il suo cognome.
C’è anche il “Partito moderato d’Italia“, fondato Paolo Silvagni, soprannominato “Mr. Valleverde” in quanto titolare dell’omonima azienda di scarpe. Accordo siglato anche con Grande Nord, formazione fondata dall’ex leghista Roberto Bernardelli. Tocca poi a “Insieme liberi – Uscita” il movimento per la libertà vaccinale con Marcello De Vito, ex presidente dell’assemblea capitolina per il M5S, poi in Forza Italia e oggi coordinatore del movimento. Il termine “uscita”, come si nota dalla loro pagina social, è riferito a “Ue, Oms, Onu e Nato”. No vax anche l’altro simbolo, quello del movimento “Vita” fondato da Sara Cunial, ex deputata espulsa dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle (con il quale era stata eletta nel 2018) per via delle sue posizioni antiscientifiche. Chiudono in quadro il movimento “Noi agricoltori” e il “Partito dei pensionati“. C’è spazio anche per altri quattro simboli: al momento sono ancora dei cerchi bianchi ma Cateno De Luca assicura che verranno svelati tra pochi giorni.