Discarica di Vallone Guidari a Messina, inchiesta chiusa: 14 indagati
Chiusa dopo una proroga d’indagine l’inchiesta sulla discarica dismessa di Vallone Guidari, a Larderia, che fu sequestrata addirittura nel lontano 2011, ed è stata oggetto di una nuova inchiesta aperta in Procura nel 2020 dalla sostituta della Dda Rosanna Casabona.
Adesso c’è da registrare l’atto di chiusura delle indagini preliminari per 14 tra amministratori e tecnici, con al centro le svariate amministrazioni comunali che si sono susseguite nel tempo per la gestione.
Gli iscritti nel registro degli indagati per questa nuova tranche di accertamenti, sono quelli dell’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, deputato regionale e leader di Sud chiama Nord, l’ex assessora all’Ambiente Dafne Musolino, oggi parlamentare nazionale di Italia Viva, e l’ex presidente di MessinaServizi, attuale deputato regionale di Sud chiama Nord, Pippo Lombardo.
Ma ci sono anche l’ex sindaco Renato Accorinti, l’ex assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua, il responsabile del procedimento Salvatore Saglimbeni, i commissari liquidatori di MessinAmbiente Alessio Ciacci e Giovanni Calabrò, l’ex amministratore unico di MessinaServizi Beniamino Ginatempo e l’ex dg di MessinaServizi Aldo Iacomelli.
Dopo la proroga d’indagine e i nuovi accertamenti la sostituta Casabona ha ritenuto di aver individuato altre responsabilità gestionali, ed ha iscritto nel registro nel registro degli indagati altre tre persone: Francesco Ajello, ex dirigente del Dipartimento Sanità e ambiente del Comune di Messina, Salvatore Puglisi, nella veste di responsabile unico del procedimento delle indagini di campionamento e analisi chimico-fisiche, e infine Nicola Russo, ex dg di MessinaServizi.
Complessivamente quindi, tra iscrizioni vecchie e nuove nel corso del tempo, sono adesso quattordici gli indagati per la gestione della discarica di Vallone Guidari, per un spazio temporale rispetto alle contestazioni di reato che va dal 2016 fino ai nostri giorni.