Angelo Branduardi incanta Messina con un viaggio musicale senza tempo in un Palacultura sold out
Di Alessia Di Fiore - Il Palacultura si è trasformato ieri sera in un palcoscenico magico per accogliere il grande artista Angelo Branduardi, che ha deliziato il pubblico con un concerto indimenticabile nell'ambito della stagione dell'Accademia Filarmonica. Il cuore dell'esibizione "Confessioni di un malandrino", in cui Branduardi ha reinterpretato in modo unico i suoi brani più celebri. In questo viaggio musicale straordinario, il polistrumentista Fabio Valdemarin è stato il compagno perfetto, esibendosi al fianco di Branduardi da molti anni. La performance si è basata sull'incredibile abilità di Branduardi al violino e alla chitarra, affiancata dall'eclettica "piccola orchestra" di Fabio Valdemarin, che ha saputo creare atmosfere incantevoli con il pianoforte a coda, chitarre e fisarmonica. Il repertorio ha toccato le radici della musica classica più arcaica, attingendo alla collezione "Futuro antico" con ben otto episodi da ascoltare con meraviglia. Branduardi ha regalato al pubblico anche alcune delle sue composizioni più rare, un viaggio attraverso opere meno eseguite ma altrettanto amate. La serata è stata un'opportunità unica per riascoltare i brani più celebri legati alla straordinaria carriera di Angelo Branduardi. Accanto a queste gemme musicali, il pubblico ha avuto il privilegio di immergersi in composizioni meno note, ma intrise dell'anima poetica di Branduardi. Angelo Branduardi ha intrapreso il suo percorso musicale giovanissimo. Gli anni '70 hanno segnato un momento significativo nella vita di Branduardi, con l'incontro cruciale con Luisa Zappa, coautrice e futura moglie, contribuendo a plasmare la straordinaria carriera e il profondo impatto artistico di Angelo Branduardi. Il concerto di ieri sera a Messina è stato un'ode alla versatilità e alla maestria di un artista intramontabile, capace di incantare il pubblico con la sua musica senza tempo.