Contratti falsi per la fornitura di luce e gas, all’insaputa degli utenti. 17 persone indagate (anche messinesi)
Hanno attivato, in tutto il territorio nazionale, dall’aprile del 2021 all’ottobre del 2022, almeno un centinaio di contratti falsi per la fornitura di luce e gas, all’insaputa degli utenti, alcuni dei quali risultavano perfino deceduti. Associazione per delinquere, sostituzione di persona, uso di atto falso e truffa: questi i reati di cui dovranno rispondere 17 persone, residenti nei comuni di Napoli, Caserta, Palermo e Messina.
L’indagine è stata condotta dai carabinieri della stazione di Riese Pio X e si è conclusa nel pomeriggio di ieri, 13 febbraio; ad avviarla era stata una denuncia presentata all’Arma da un 51enne di Loria che aveva scoperto di essere intestatario di un contratto per luce e gas che è risultato completamente falso e che era stato stipulato con una ditta che aveva sede a Napoli.
Il titolare, con la complicità di altri sedici complici, aveva avuto l’incarico da Enel Energia di procacciare nuovi clienti. L’uomo ha iniziato a stipulare contratti fasulli, intestati a persone ignare (talvolta si e’ trattato di persone decedute), i cui dati sono stati attindi dalla banca dati di enel, che sono venute a conoscenza dell’esistenza dei contratti, attivati a loro nome quando non hanno piu’ ricevuto bollette dai precedenti fornitori, diversi da Enel Energia. Le vittime hanno scoperto la macchinazione una volta contattato i fornitori, per avere conferma del mancato invio delle bollette e hanno così appreso il subentro di un’altra societa’ (Enel energia spa) che però non era mai stato richiesto ne’ autorizzato.
I promoter della società napoletana inserivano, nei contratti intestati alle ignare vittime, false e-mail e utenze telefoniche, rendendo cosi’ impossibile il contatto tra il cliente e la societa’, in modo da guadagnare tempo, prima che le vittime del raggiro scoprissero la truffa. In questo modo potevano stipulare sempre maggiori contratti con i quali hanno incassato delle percentuali variabili a seconda che si trattase di forniture di luce, di gas o di entrambe, domestiche o commerciali. Gli stessi protagonisti del raggiro hanno poi provveduto a chiudere gli stessi contratti.
Le conseguenze della maxi-truffa
Le persone a cui sono stati intestati i contratti fasulli, hanno subito il danno economico derivante dalla disattivazione della precedenze utenza (regolare) e della successiva riattivazione nel momento in cui hanno scoperto il raggiro. Enel energia invece, ha subito un danno economico derivante dalla elargizione della percentuale per la chiusura dei contratti alla ditta partenopea, oltre al danno per la fornitura di luce e gas, non pagata dalle vittime del raggiro, nei confronti delle quali non ha potuto esercitare alcun diritto di rivalsa. C’è inoltre il danno di immagine derivante dalla situazione che si è venuta a creare.
Fonte: TrevisoToday