Enrico Lombardo, morto durante un fermo quattro anni fa a Spadafora: stasera fiaccolata a Messina
«Quattro anni sono trascorsi dalla morte di Enrico. E anche quest’anno lo ricorderemo con una fiaccolata. Ma questo anniversario è ancora più importante perché il 27 ottobre, giorno della morte di Enrico, il tribunale di Messina dovrà decidere se accettare la richiesta di proseguimento delle indagini».
A spiegarlo è Alessandra Galeani, ex moglie di Enrico Lombardo, l’uomo di 42 anni morto nella notte tra il 26 e il 27 ottobre del 2019, durante un fermo dei carabinieri, a Spadafora in provincia di Messina. A portare avanti la battaglia perché non venga a richiamata l’indagine sulla sua morte è la famiglia Lombardo. E anche le associazioni A Buon Diritto e Amnesty International Italia si uniscono alla richiesta di verità e giustizia dei familiari.
Il 27 ottobre 2023 si svolgerà al Tribunale di Messina un’udienza per decidere se andare avanti con le indagini come richiesto dai familiari di Lombardo o archiviare definitivamente il caso. L’inchiesta della procura di Messina aveva inizialmente visto indagati tre sanitari e un carabiniere. Nonostante le richieste di archiviazione avanzate dal giudice per le indagini preliminari in due diverse occasioni, i familiari di Enrico Lombardo hanno perseverato nella ricerca di giustizia, presentando un ricorso in Cassazione.
L’ex moglie di Lombardo, Alessandra Galeani, e sua figlia Erika Lombardo, rappresentate dall’avvocato Pietro Pollicino, avevano richiesto ulteriori indagini su aspetti finora non considerati o non chiariti. «Continuiamo a chiedere che venga fatta piena luce su questa complessa vicenda – prosegue la signora Galeani-. Una richiesta che ha visto lo scorso giugno la pronuncia della Cassazione che ha accolto il ricorso disponendo la trasmissione degli atti al Tribunale di Messina affinché venisse fissata un’udienza per discutere il proseguimento o meno delle indagini».
L’imminente decisione del tribunale di Messina apre nuove prospettive. «Chiediamo che ogni dettaglio venga esaminato accuratamente e che sia fatta chiarezza su quanto accaduto quella tragica notte».
Le associazioni A Buon Diritto e Amnesty International Italia, che seguono la vicenda di Enrico Lombardo e sostengono da tempo i familiari nella ricerca della verità, saranno ancora una volta presenti, con un presidio davanti al tribunale di Messina il 27 ottobre dalle ore 9.30.
Inoltre, in segno di solidarietà e per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vicenda di Enrico Lombardo, è prevista stasera, sempre a Messina, una fiaccolata con partenza in piazza Duomo alle 19.