Al “Sedicicorto” di Forlì: Il film dedicato a Omayma premiato dal pubblico
E’ stato il più acclamato e votato dal pubblico. Ed è stato premiato al più importante Festival nazionale del settore, il “Sedicicorto” di Forlì. “Omayma”, il cortometraggio realizzato dal regista messinese Fabio Schifilliti e prodotto da Francesco Torre, al suo debutto nazionale, ha incantato tutti, ha fatto commuovere e ha riscosso i meritati applausi.
La pellicola racconta la storia vera di Omayma Benghaloum, la mediatrice culturale tunisina che a Messina aveva trovato lavoro, al servizio dei migranti. Una donna di grande culturale, dolce, vivace, intelligente, madre di quattro figli, punto di riferimento per la comunità nordafricana in riva allo Stretto. Omayma nel settembre del 2015 fu barbaramente uccisa dal marito Faouzi Dridi. Una storia che ha toccato profondamente tutti i messinesi e che è diventata il soggetto del cortometraggio del regista Schifilliti. «Dal primo momento che ho letto sulla Gazzetta del Sud la vicenda di Omayma – ha raccontato Schifilliti –, ne sono stato immediatamente rapito, sentendo addosso un forte richiamo e un obbligo nei confronti di questa donna, per raccontare e diffondere la sua storia. Il mancato riscontro mediatico nazionale che un avvenimento come quello di Omayma meritava e il forte impatto simbolico che avrebbe di certo avuto, perché la notizia purtroppo, non ha oltrepassato la città di Messina, è stato uno dei motivi che mi ha spinto a girare per forza questo piccolo film. La storia di Omayma è necessaria e adesso è giunto il momento per portarla ovunque sia possibile. Incrociando le dita per il primo Festival, mi auguro che possa veramente arrivare al cuore di tante, tantissime persone». Ed è un auspicio, quello espresso pochi giorni fa dal regista messinese, che si è realizzato proprio in terra di Romagna.
Il film, dal titolo “Omayma-Orme del tempo”, è stato girato a Messina, tra la zona del porto e il lago di Ganzirri, con scene anche ambientate a Mazara del Vallo. La sceneggiatura è stata realizzata dallo stesso Schifilliti insieme con Paolo Pintacuda. A interpretare il ruolo della protagonista, la bravvissima attrice tunisina Mariam Al Ferjani. Del cast hanno fatto parte Hossein Taheri, nel ruolo di Faouzi, M'Barka Ben Taleb (Fatma), Sara Abbes (Rania) e Giulia Migliardi (la figlia Esra). La fotografia è di Leone Orfeo, le musiche di Luca Antonini, il montaggio a cura di Andrea Maguolo e Sarah Borgi.
Il produttore esecutivo Francesco Torre, alla vigilia del debutto al Festival, aveva dichiarato: «La selezione a Forlì ci onora e gratifica per tutto l’impegno profuso in una produzione che ha richiesto un lungo sviluppo e la creazione di un'ampia rete di sostegno. È giunto finalmente il momento che la storia di questa splendida donna raggiunga il pubblico dei Festival nazionali e internazionali, ma ci attiveremo anche e soprattutto affinché il corto possa essere visto dai ragazzi e nelle scuole, soprattutto nella nostra città». Il cortometraggio è stato prodotto dall’associazione Arknoah di Messina e realizzato nell’ambito del programma “Sensi Contemporanei Cinema”, con il sostegno dell’assessorato regionale al Turismo, della Sicilia Film Commission, dell’Università di Messina, della Società editrice Sud- Gazzetta del Sud Giornale di Sicilia, oltre che dal Consiglio nazionale del Notariato, dalla Città metropolitana di Messina, dai Lions Club Messina Tyrrhenum, dal Rotary Club Messina, dalSoroptimist international d’Italia e da Salvatore Totaro, con la collaborazione di Life Solution.
Il “Sedicicorto” di Forlì, che è giunto alla sua ventesima edizione e che si concluderà oggi, ha visto la partecipazione di oltre 80 registi da tutto il mondo.