Messina: Denaro e regalie per il carro-attrezzi. In otto davanti al gup per corruzione
Un vasto giro di corruzione attraverso denaro e regalie varie per avere la “preferenza” sugli interventi urgenti del carro-attrezzi, non solo durante le ore notturne della movida cittadina tra il 2018 e il 2020, ma anche lungo le due autostrade. Auto da prelevare e soldi da incassare.
È questo che ipotizza la Procura per l’inchiesta che adesso approda davanti al gup Tiziana Leanza, e si aprirà l’8 novembre prossimo. Ne da’ notizia oggi Gazzetta del Sud.
Sono otto gli imputati, per i quali la pm Anna Maria Arena aveva depositato a suo tempo la richiesta di rinvio a giudizio a conclusione delle indagini, che si sono avvalse anche di una gran mole di intercettazioni.
Si tratta del titolare della “Motor Service srl” Antonio Sottile, dei dipendenti del Consorzio autostrade siciliane Nunzio Sciuto, Santo Diletti, Roberto Sarò, Antonino Parisi, Giuseppe Neroni, Giuseppa Sferuzza, e del vigile urbano Antonino Di Mattia.
Sono assistiti dagli avvocati Nunzio Rosso, Giuseppina Gemellaro, Salvatore Catalano, Corrado Rizzo, Antonello Scordo, Bonni Candido e Alessandro Billè.
L’ipotesi d’accusa è che l’imprenditore Sottile avrebbe in più occasioni tra il 2018 e il 2020 offerto ai dipendenti del Cas e al dipendente della Polizia municipale le cosiddette “utilità varie” per avere la “preferenza” sulle chiamate per gli interventi di recupero di auto e moto. Secondo l’accusa quindi Sottile avrebbe offerto ai dipendenti del Cas, che rivestono la qualifica di incaricati di pubblico servizio «... utilità varie consistenti in regalie (pranzi, cene, prodotti agroalimentari) e somme di denaro, per l’asservimento delle loro qualità funzionali e per il compimento di atti contrari al loro ufficio, consistenti nell’attribuire alla ditta Sottile la preferenza nelle chiamate aventi ad oggetto gli interventi di recupero dei mezzi rimasti bloccati in autostrada, omettendo di seguire il criterio dell’alternanza fra le tutte le ditte che svolgevano sul territorio la stessa attività».
Lo stesso l’imprenditore avrebbe fatto con il vigile urbano Di Mattia, concedendogli «... utilità varie per l’asservimento delle qualità funzionali e per il compimento di atti contrari all’ufficio, consistenti nella comunicazione di notizie riservate, quali l’esecuzione di operazioni di intervento sulla viabilità programmate per quelle zone della città dove si riscontravano rallentamenti della circolazione per autovetture in sosta non autorizzata».