Più Europa Messina, il gruppo si ricostituisce dopo l’elezione di Riccardo Magi
Dopo il congresso di Più Europa che ha visto l’elezione di Riccardo Magi segretario, anche sui territori il partito si avvia ad una nuova fase. A Messina si è ricostituito formalmente il gruppo, che in base al nuovo Statuto, ha celebrato l’Assemblea il 27 giugno con gli iscritti territoriali chiamati ad eleggere il Portavoce, il Presidente ed il Tesoriere.
Il gruppo di Messina, riunitosi in modalità mista in collegamento con la segreteria nazionale, ha eletto all’unanimità Giulio Perticari Portavoce, Palmira Mancuso (Direzione Nazionale) Presidente e Claudio Aloisi Tesoriere. Dell’assemblea messinese fanno parte Letizia Valentina Lo Giudice (membro di segreteria), Andrea Brancato, Federico Tizzone, Francesco Ubaldo Perna, Giuseppe Serafino, Giuseppe Brancatelli, Francesca Turano, Antonio Lo Re ed Antonio Matasso. Il segretario regionale dei socialdemocratici ha infatti voluto rinnovare la tradizione della “doppia tessera” storicamente comune tra socialisti/socialdemocratici e radicali, concretizzando i rapporti politici sui comuni obiettivi.
“Più Europa Messina è un gruppo appassionato e coeso che ha condiviso, soltanto quest’anno, innumerevoli iniziative nel nostro territorio – dichiara Giulio Perticari – In piazza con i propri attivisti, assieme ad altri partiti, con le associazioni e i cittadini messinesi per il sostegno alla Resistenza Ucraina, i diritti dei migranti, i diritti della comunità lgbtqi+, l’opposizione alla propaganda del Ministro Salvini sul Ponte dello Stretto. Chiediamo e continueremo a chiedere con forza a tutti i comuni della città metropolitana di accogliere la proposta Caro Sindaco trascrivi. Osserviamo costantemente le attuali amministrazioni locali, ad esse e ai cittadini tutti manifestiamo le nostre idee, i nostri valori e i nostri programmi, forti della nostra identità laica e liberale”.
“Messina è il primo gruppo a ricostituirsi in Sicilia, dove certamente Più Europa paga lo scotto della scelta di Fabrizio Ferrandelli di lasciare il partito che sulla sua leadership aveva investito – dichiara Palmira Mancuso – mi auguro che dalla mia città riparta quell’entusiasmo di cui molti siciliani hanno bisogno, quello di credere nella politica e nei partiti quale strumento di partecipazione, per ridare speranza e rappresentanza alle periferie della nostra democrazia”.