LA MORTE DI SALVATORE MARCHETTA, A GIUDIZIO I DUE TITOLARI DELLE DITTE IMPEGNATE NEL CANTIERE
Di Edg - Sarà il processo a stabilire se ci sono responsabilità per la morte dell'operaio Salvatore Marchetta, deceduto tragicamente il 26 maggio dell'anno scorso. Il giudice per le indagini preliminari Fabio Pagana ha disposto il rinvio a giudizio, accogliendo la richiesta formulata dalla pm Anita Siliotti, del 69enne Antonio Mencaroni e del 48enne Maurizio Traina, difesi rispettivamente dagli avvocati Giovanbattista Freni e Antonino Cacia. Il processo per i due imprenditori avrà inizio il due ottobre prossimo davanti al Tribunale di Messina, in composizione monocratica, seconda Sezione Penale.
Mencaroni e Traina sono stati rinviati a giudizio per la morte del quarantottenne messinese Salvatore Marchetta, lavoratore dipendente della ditta 'Progetto Neon', specializzata nella progettazione e nella produzione di serramenti in alluminio multimarca, vittima di un incidente sul lavoro mentre montava una zanzariera in un appartamento di salita Passiatore nei pressi del torrente Pace.
Ai due titolari delle ditte impegnate nel cantiere, sono contestati i reati di omicidio colposo e violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni perché "in cooperazione colposa tra loro, cagionavano la morte di Salvatore Marchetta".
"Intendo semplicemente dichiarare che il signor Traina è documentalmente estraneo alle contestazioni mosse", ha dichiarato a conclusione dell'udienza preliminare l'avvocato Nino Cacia. "Traina aveva già concluso l’attività di cantiere all’interno dell’immobile, del quale peraltro non aveva più la disponibilità delle chiavi. Non può rimproverarsi la cooperazione colposa nella causazione dell’evento atteso il rilievo - a tacere di ogni altro connesso profilo - che il povero Marchetta era in forza ad altra ditta".
Parti offese sono i familiari Salvatore Marchetta, Vincenza Grasso, Gaetano Marchetta, Rosy Marchetta, Rosa Barbera, Luciano Marchetta, Giovanni Marchetta, Lucia Marchetta, Maria Marchetta e Antonio Marchetta.
A GENNAIO SCORSO LA CHIUSURA DELLE INDAGINI.
Si erano concluse nel gennaio scorso le indagini dal Pm Anita Siliotti per la morte nel maggio del 2022 di Salvatore Marchetta.
Sotto indagine il 69enne Antonio Mencaroni e il 49enne Maurizio Traina, titolari delle ditte impegnate nel cantiere.
Maurizio Traina, è indagato nella qualità di titolare della ditta MT costruzioni, "per colpa consistita nella violazione delle norme dell'art. 111 comma 6 del D.Lgs 81/08, omettendo di ripristinare i dispositivi di protezione collettiva contro le cadute dall'alto, dopo averli rimossi (prima che fosse comunicata la fine dei lavori edili di ristrutturazione e di ampliamento), contribuiva a cagionare il decesso di Marchetta Salvatore".
Antonio Mencaroni è indagato per "colpa consistita nella violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro... omettendo di richiedere l'uso da parte del lavoratore Marchetta dei dispositivi di protezione collettivi ed individuali, contribuiva a cagionare il decesso".
La procura contesta ad entrambi gli indagati i reati di omicidio colposo e violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni.
Secondo l'accusa avrebbero "in cooperazione colposa tra loro, cagionato la morte di Marchetta, il quale il 26 maggio 2022, precipitando da un balconcino (privo di ringhiera, vedi foto Edg) esistente al primo piano dell'immobile sito all'interno del condominio di via Salita Passiatore n. 3 a Villaggio Pace, mentre eseguiva dei lavori di montaggio di una zanzariera, riportava lesioni personali consistite in 'politrauma, in paziente in stato comatoso' con fratture vertebrali, contusioni polmonari, fratture costali... in conseguenza delle quali nella stessa data decedeva presso l'Ospedale Papardo di Messina".