13 Maggio 2023 Cronaca di Messina e Provincia

Esclusiva – MESSINA: NASCONDEVA IN CASA IL CADAVERE DI UN UOMO. RACCAPRICCIANTE SCOPERTA ALLE CASE GIALLE DI BORDONARO

di Enrico Di Giacomo - Una scena macabra, raccapricciante. Degna di un film horror. È quella che si sono trovati davanti gli agenti delle volanti della Polizia di Stato prima e i carabinieri poi, intervenuti nella notte tra lunedì e martedì' scorsi nell'appartamento numero 20 al terzo piano di una palazzina, la numero 4, qui i numeri hanno un significato, delle Case Gialle di Bordonaro, un quartiere della periferia di Messina in cui degrado, disperazione, un tasso altissimo di disoccupazione, si sono da sempre sostituti ad uno Stato assente, sotto l'attenta regia della criminalità organizzata che lì governa tutto.

In un angolo dell'abitazione di proprietà del 49enne pregiudicato Angelo Brucculeri, trasformata in discarica tra cataste di rifiuti, scatoloni, oggetti vari, addirittura una grande quantità di bossoli senza ogiva, accumulati in modo seriale negli anni, i poliziotti hanno trovato il corpo imbalsamato di un uomo in avanzato stato di decomposizione, successivamente identificato in Ferdinando Testa, 56 anni, calabrese di Melito di Porto Salvo, morto sembrerebbe da minimo otto mesi, forse da un anno. Un ritrovamento che potrebbe svelare secondo gli investigatori una storia più intricata. Di solitudine, disagio e forse anche di una truffa. Sulla vicenda c'è il massimo riservo da parte degli inquirenti. Il corpo dell'uomo è stato trovato con ancora addosso il pigiama e un paio di calzini. Era disteso sul pavimento, in un metro quadro ancora libero, accanto al letto. Da un primo esame esterno, non sembra aver subito violenza, quindi la causa potrebbe essere quella di una morte apparentemente naturale. Ma bisognerà aspettare l'esito dell'autopsia per dirimere tutti i dubbi. Angelo Brucculeri (difeso dall’avvocato Salvatore Silvestro) è già stato fermato e interrogato e la sua posizione è al vaglio del magistrato che si sta occupando del caso, il sostituto procuratore della Procura di Messina Anita Siliotti. Le ipotesi di reato su cui si sta indagando sarebbero l'occultamento di cadavere e la truffa ai danni dello Stato.

Le indagini.

Le attività di sopralluogo sono state effettuate dal personale della polizia scientifica, alla presenza del medico legale Cristina Mondello. Gli inquirenti vogliono vederci chiaro. La salma sarà sottoposta ad autopsia al Policlinico per approfondire le cause del decesso. Nel frattempo l'abitazione è stata sequestrata su disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Al momento l'ipotesi investigativa principale è che alla base dell'occultamento del cadavere ci possa essere stato l'interesse del coinquilino (non sembra esserci rapporti di parentela con la vittima), a percepire la pensione (o il reddito di cittadinanza) dell'anziano. Tra le carte sequestrate, gli agenti sembra abbiano trovato un documento di identità contraffatto sul quale il 49enne avrebbe apposto una sua foto. Con il documento dell'uomo deceduto, un'indagine sarebbe stata già avviata da qualche tempo dai carabinieri, Angelo Brucculeri avrebbe aperto un conto corrente alla Posta sul quale farsi accreditare la pensione (o il reddito di cittadinanza) del 56enne. L'uomo avrebbe quindi deciso di occultare il cadavere, nascosto da una coltre di indumenti e cianfrusaglie varie, per continuare a percepire il denaro. Ad oggi sono soltanto ipotesi che andranno vagliate.

La casuale scoperta del cadavere cercando un condannato in via definitiva...

Ma come si è arrivati alla perquisizione e alla macabra scoperta del cadavere all'interno dell'appartamento di Brucculeri? Sembra in seguito ad una informativa dei carabinieri nella quale si evidenziava come Brucculeri si accompagnasse spesso al pregiudicato Ferdinando Testa, nel frattempo raggiunto da una misura cautelare del Tribunale di Reggio Calabria dopo avere subito una condanna definitiva a 5 anni di carcere. Fermato dalla polizia per dei controlli, si è deciso come da prassi di effettuare una perquisizione nell'appartamento dove vive e, tra l'incredulità e lo sgomento, è stato ritrovato il corpo di Testa.

I vicini di casa e le condizioni igieniche disperate. 

Brucculeri ha vissuto in questi anni in condizioni igieniche disperate. Quella del 49enne è certamente la storia tristissima di uomo con la sindrome da accumulatore seriale. Basta dire che è stato necessario l'intervento dei vigili del Fuoco per poter entrare nell'appartamento dell'uomo. E sara' necessario anche l'intervento di MessinaServizi per poter sgomberare il locale sequestrato dalla catasta di rifiuti.

"Rimaneva sempre chiuso in casa", ci dice una vicina, mentre la musica che proviene da un appartamento del quinto piano fa da sottofondo a tutta la scala. "Con lui mi sono lamentato spesso degli odori sgradevoli e delle frequentazioni che era solito avere. La notte e' sempre stato un viavài di gente diretta a casa sua. Però non ci ha mai dato problemi di altro genere".
Può’ essere che nessuna delle persone che ha frequentato Brucculeri in tutti questi mesi non si sia accorta di nulla?

Il cortile che precede il portone della palazzina è un cimitero di auto e scooter cannibalizzati e box auto, rifugio di chissà quali segreti, citofoni resi illeggibili dalla vernice spray.

Gli investigatori hanno scoperto anche che Brucculeri si allacciava abusivamente alla pubblica illuminazione per rifornire la propria abitazione di energia elettrica. Certo, si dirà, nulla rispetto a quello che è stato trovato. Ma alla fine sono tutti pezzi di una storia vera, di un terribile puzzle.

Un quartiere dove lo Stato non esiste.

Camminando per quelle lingue di asfalto e catrame che chiamano vie e che attraversano i casermoni colorati di un giallo ormai scolorito, tutte vie dedicate alle vittime di mafia siciliane, come se ciò contasse qualcosa nelle vite di uomini e donne abbandonate a loro stessi, ti impatti in almeno tre discariche (foto gallery) dove ci puoi trovare di tutto. "Sono li da mesi, alcune da novembre, altre da fine dicembre. Con la scusa che ci sono anche rifiuti speciali - ci dice un ragazzo della zona che ci porta a scoprirne un'altra qualche traversa più su' - li lasciano lì come monumenti. E i bambini, soprattutto con l'arrivo della bella stagione, ci giocano accanto, a loro rischio e pericolo". Qui non si spera e si spara, si diventa adulti senza essere cresciuti. E i bambini sono già adulti, in attesa che un futuro li raccoglierà. Le telecamere controllano qualsiasi movimento, e chi non è del quartiere è uno straniero da far pedinare dai ragazzini sugli scooter o da osservare dalle fessure di una finestra.

Proviamo a chiedere notizie sul ritrovamento del cadavere. Qualcuno risponde di avere soltanto saputo la notizia, ma di non sapere altro. Qualcun'altro ci riferisce di aver visto all'interno della palazzina la polizia per tre giorni consecutivi. Almeno fino a giovedì. "Angelo? E' un bravo ragazzo. Qui si è sempre comportato bene", ci dice un giovane seduto su un muretto di una mattina qualunque di maggio. Qui le giornate scorrono tutte uguali, in assenza di un lavoro. E' un fatto di cronaca diventa inevitabilmente un argomento per riempire le giornate. Soprattutto se ad esserne protagonista è uno di loro. "E' stato solo sfortunato nella vita. La droga lo ha rovinato", aggiunge l'amico quasi a giustificarlo. "Dicono che si rubava la luce pubblica? E non facia bonu? Lo Stato dov'è? Rubano loro, rubava anche lui".