L’INCHIESTA SUI CERTIFICATI ‘FALSI’ AI MARITTIMI, RINVIATI A GIUDIZIO MEDICI E FUNZIONARI
Sono stati rinviati tutti a giudizio dal gup Francesco Torre, le cinque persone indagate, tra medici e funzionari, nell’inchiesta della Procura che vede al centro una lunga serie di ipotesi di falso legati a certificati medici per il personale marittimo a bordo di navi. L'indagine ha scandagliato un periodo molto vasto di certificazioni di idoneità «false», rilasciate dai due medici tra il 2017 e il 2019, tutte relative ad esami tossicologici per decine di marittimi delle compagnie di navigazione “NGI Spa” e “Caronte&Tourist Isole Minori Spa”. Esami tossicologici che in realtà, sempre secondo l’accusa, non sarebbero stati effettuati.
Il processo inizierà il prossimo 21 giugno davanti ai giudici del terzo collegio penale del tribunale.
I NOMI DEGL INDAGATI.
Nella vicenda sono coinvolti, per una serie di falsi contestati dall’accusa, due medici certificatori, i dottori Lorenzo Mariano Mazzeo e Alessandra Aloisio, un funzionario del ministero della Salute-Istituto di previdenza del Settore marittimo, Giuseppe Mafale, e infine due dipendenti della società di navigazione “Caronte&Tourist Isole Minori spa”, Concetta Gargagliano e Antonio Folino. Sono assistiti dagli avvocati Guglielmo D’Anna, Antonino Arena, Isabella Barone, Ernesto Marcianò e Alessio Mento.