Disoccupati under 24: Palermo e Messina sono le capitali europee
Palermo e Messina in testa alla classifica europea della disoccupazione giovanile. E se non si incrementa l'occupazione femminile e la quota di giovani universitari, la Sicilia resterà al palo anche nei prossimi anni. Una recente news della Commissione europea prende in esame i "Tassi di disoccupazione giovanile nelle regioni metropolitane dell'Unione europea". E le due città metropolitane siciliane figurano al primo e al secondo posto per disoccupati tra i 15 e i 24 anni. Un primato poco invidiabile che la dice lunga sulla fame di lavoro che attanaglia l'Isola e le sue grandi aree. Ne scrive ampiamente in un articolo su Repubblica Palermo Salvo Intravaia.
Per analizzare la situazione e ottenere un dato ancora più significativo, il braccio statistico dell'Ue ha riferito la disoccupazione delle diverse aree alla media della nazione di riferimento. Nel 2021 - scrive ancora Repubblica - in Italia la disoccupazione giovanile si attestava al 29,7%. Mentre nel capoluogo schizzava al 55,8% e a Messina al 55,0%. Una differenza rispettivamente di 26,1 punti e 25,3 punti percentuali che non si registra in nessun'altra area del vecchio continente. Nell'unica regione europea dove la disoccupazione giovanile è più alta di Palermo e Messina, Las Palmas in Spagna (58,5%), il differenziale è di 23,7 punti. A livello europeo, la disoccupazione giovanile è pari al 16,6%. A Palermo è quasi tre volte e mezzo superiore. "Nel 2021 - scrivono da Bruxelles - nell'Ue vi erano 3 milioni di giovani disoccupati". In testa Palermo e Messina. "I tassi di disoccupazione giovanile sono stati superiori di oltre 20 punti percentuali rispetto alle rispettive medie nazionali anche a Les Abymes, in Francia, Taranto (più 24 punti). Las Palmas e Napoli, più 22,4%". Mentre il differenziale più virtuoso si registra a Bergamo: meno 18,4 punti rispetto alla media nazionale.
Secondo i dati Istat, nel 2021 si sono registrate oltre 6 mila e 400 cancellazioni di giovani (18/39 anni) cittadini residenti in Sicilia che si sono recati all'estero. Più del doppio dei 2mila e 600 che hanno lasciato l'Isola dieci anni prima, nel 2011. Fabio Mazzola è docente di Scienze economiche, aziendali e statistiche dell'Università di Palermo: "Per noi il confronto con il dato nazionale è impietoso. A Palermo e Messina - spiega - si registra un duplice problema: si trovano in una regione svantaggiata e presentano il fenomeno della disoccupazione giovanile urbana. Per la fascia 15/24 anni potrebbe anche incidere l'effetto della popolazione che sta diminuendo e questo porta il rapporto in alto. E da questi numeri viene fuori il dualismo italiano, più forte che in altri paesi". È possibile invertire la tendenza e abbandonare questo triste primato? "In Sicilia - continua Mazzola - il peso del settore pubblico è forte e i contratti che deriveranno dal Pnrr possono ridurre i tassi. Mentre nel settore privato può contribuire anche la ripresa del comparto turistico".