Vertenza Atm in Consiglio, contestazione dagli spalti
“Dispiace che il vicepresidente del Consiglio comunale Nello Pergolizzi abbia ritenuto di non far intervenire i sindacati e i lavoratori al consiglio comunale chiesto appositamente da numerosi consiglieri per approfondire le criticità poste alla base dei recenti partecipati scioperi. È una decisione che non trova precedenti in consiglio e che reputiamo non fatta nell’interesse della città”. Lo sostengono in una nota congiunta Filt Cgil, Uiltrasporti, Faisa Ugl e Orsa dopo il diverbio registrato oggi in Consiglio comunale. “La tensione – aggiungono i sindacati – è salita fino a sfociare in un battibecco dai toni alti con i lavoratori sugli spalti quando il presidente del consiglio ha richiesto l’intervento della polizia municipale per far sgomberare i dipendenti dall’aula”.
Per i sindacati “si è persa un’occasione per far luce sulla gestione Atm Spa nell’interesse della cittadinanza ascoltando su volere del presidente del consiglio in maniera liberticida solo il solito monologo del presidente Campagna che ha sciorinato la consueta propaganda senza contraddittorio coi sindacati “. “Denunciamo – prosegue la nota sindacale – che senza la buona volontà e la disponibilità dei lavoratori che con lo straordinario garantiscono un piano esercizio mal dimensionato dai vertici Atm, il trasporto pubblico si bloccherebbe senza bisogno di azioni di sciopero . Chiediamo al consiglio comunale di prendere atto anche degli errori del management Atm e di aprire una commissione di inchiesta, nell’interesse della città, per far luce su quanto denunciato dai sindacati e dai lavoratori”.
Va precisato che Il vicepresidente Pergolizzi, nelle funzioni di presidente, ha più volte richiamato all’ordine e dopo l’intervento della polizia municipale i sindacati hanno deciso di andare via. “Si poteva invitare i sindacati e farli parlare”, ha sottolineato il capogruppo di Fratelli d’Italia Gioveni. Carbone, altro consigliere di FdI, ha fatto numerose obiezioni sul piano legale e ha rivolto un invito al presidente: “Occorre più dialogo e se fossero stati chiamati qui non sarebbe successo”. Per Pergolizzi “la tolleranza c’era stata ma girandosi dall’altra parte hanno mancato di rispetto”.