FOTO E VIDEO- Assolto anche in appello. Si conclude così il processo Caf-Fenapi per l’ex sindaco di Messina De Luca
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Conferma delle assoluzioni di primo grado e condanna delle parti civili (Agenzia delle Entrate e Avvocatura dello Stato). Si conclude così il processo Caf-Fenapi per l'ex sindaco di Messina e ora parlamentare regionale Cateno De Luca per la presunta evasione fiscale da un milione e 700mila della sua creatura, la Fenapi, con la diramazione Caf-Fenapi. Assoluzione decisa dai giudici della Corte d’Appello (presidente Bruno Sagone, Antonino Giacobello e Silvana Cannizzaro giudici a latere) anche per gli altri due coimputati, l'allora presidente della Fenapi Carmelo Satta e il commercialista Giuseppe Ciatto.
"Assolto per l’ennesima volta!", è stato il commento nel profilo Facebook di Cateno De Luca che ha anticipato una diretta alle 15 sul suo profilo fb. "Ed ora l’azione per il risarcimento danni anche per ingiusta detenzione".
Il sostituto procuratore generale Felice Lima ("sentenza assolutoria di primo grado stupefacente"), nella scorsa udienza di ottobre, aveva reiterato le richieste formulate in primo grado: 3 anni per De Luca e 2 per i collaboratori Carmelo Satta, all'epoca presente della Fenapi, e per il commercialista Giuseppe Ciatto, il professionsta che curava la contabilità.
Questa mattina ha preso la parola l'avvocato Giovanni Mannuccia (che difendeva De Luca e Carmelo Satta insieme ai colleghi Carlo Taormina e Tommaso Micalizzi), che la scorsa volta si era opposto alla richiesta di riapertura dell'istruttoria dibattimentale. I Giudici si sono poi ritirati in camera di consiglio.