Torna oggi Clan-destini, la stagione di Clan Off Teatro ospitata al MuMe di Messina
Torna oggi, 16 dicembre, l’appuntamento con Clan-destini, la stagione teatrale di Clan Off Teatro ospitata al Museo regionale interdisciplinare di Messina. Dopo il successo de “Il rasoio di Occam” a novembre, verrà messo in scena, per due sere consecutive alle ore 21, “Pezzi – si vive per imparare a restare morti tanto tempo”, produzione di Florian Metateatro, Theatron Produzioni e Rueda Teatro.
L’appuntamento è a cadenza mensile, spiega Mauro Failla (attore, regista e co-fondatore di Clan Off Teatro), “a gennaio continueremo con “Jazz Story” dell’Associazione Cultura Viva di Napoli, a febbraio con “Due”, una nostra produzione, e a marzo con “Non siamo qui” del Teatro Pubblico Incanto. Sarà quindi con noi Tino Caspanello, un drammaturgo conosciuto a livello internazionale. E chiuderemo la stagione ad aprile con la nostra ultima produzione teatrale, “Una vita a Cottimo” che ha vinto diversi premi, tra cui il premio Aldo Nicolai.”
Clan Off riparte quindi così dopo le difficoltà causate dalla pandemia e il pubblico messinese sta reagendo con un’ottima partecipazione. “Credo – aggiunge Failla – che ora la gente abbia voglia di vivere, di uscire, andare a teatro, al cinema, ai concerti, di vivere la città nei suoi aspetti culturali e sociali.” Questi bisogni, resi ancora più evidenti dopo il duro periodo segnato dal covid, si scontrano spesso con la mancanza di spazi pubblici destinati all’arte e al teatro a Messina.
“C’è effettivamente la necessità di avere spazi teatrali, culturali, non soltanto per il teatro, ma in generale per tutte le arti e discipline.” In questo contesto si rende perciò ancora più evidente l’ottima idea della collaborazione con il MuMe. “Grazie alla lungimiranza del direttore del museo, al quale abbiamo presentato un progetto,” spiega ancora Failla, “ci è stato concesso a titolo oneroso lo spazio all’interno del museo regionale.”
“È uno spazio che abbiamo allestito noi, creato all’interno del corpo centrale del museo, con il supporto di tutto il museo, non soltanto della direzione, che è stata al nostro fianco, ma anche di tutti i lavoratori e le lavoratrici del museo, che sono stati molto attenti nel supportarci e darci aiuto nella realizzazione di questo vero e proprio piccolo teatro all’interno di un luogo così bello e pieno di cultura come il museo di Messina.”