15 Novembre 2022 Cronaca di Messina e Provincia

DETENEVANO DROGA IN CASA, MISURA CAUTELARE PER UNA COPPIA DI GIARDINI

di Edg - I carabinieri del Nucleo Operativo di Taormina li tenevano d'occhio già da tempo, sospettati com'erano di detenere sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio. Nella mattinata di sabato scorso, ritenendo che all'interno dell'abitazione di una coppia della zona potesse essere detenuta della sostanza stupefacente, i militari dell'Arma hanno deciso di perquisirla. L'ipotesi investigativa si è dimostrata fondata e all'interno dall'immobile della coppia, il 54enne A. C. nato a Messina ma residente in pieno centro a Giardini (libero professionista nel ramo finanziario) e la convivente A. R. P., l'impiegata 42enne di Taormina, i carabinieri hanno recuperati e sequestrati oltre un chilogrammo di marijuana, circa 100 grammi di hashish e altri 12 grammi circa di cocaina. Calcolati circa 40 mila euro di introito, una volta smerciata. Sono state rinvenute, inoltre, attrezzature idonee alla pesatura e al confezionamento delle singole dosi.

Le sostanze stupefacenti sequestrate (sulle sostanze stupefacenti è emerso un elevato tasso di purezza delle sostanze sequestrate, dalle quali sarebbe stato possibile ricavare oltre 6.000 dosi), venivano rinvenute all'interno di un armadio della camera da letto, in cucina e all'interno di un piccolo magazzino nel giardino di casa. La perquisizione telematica operata sul telefono dell'uomo, consentiva inoltre di individuare le conversazioni di messaggistica nel periodo che va dal mese di agosto fino a novembre, in cui si dimostrerebbe come l'uomo e la donna fossero soliti prendere appuntamenti finalizzati alla consegna di stupefacente (la marijuana e la cocaina venivano raffigurati, all'interno dei messaggi in chat, con i simboli della tromba e di una palla...). Alla coppia (difesa dagli avvocati Gabriele Lombardo e Antonio Langher), che ha riconosciuto in fase di interrogatorio la detenzione della droga ma per il solo uso personale, il giudice Francesco Torre ha convalidato l'arresto in flagranza di reato, disponendo però la loro immediata scarcerazione in attesa del rito direttissimo e applicando la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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