Inchiesta Loggia Ungheria, la procura di Perugia chiede l’archiviazione
La Loggia Ungheria era un’invenzione dell’avvocato Piero Amara. Ne è convinta la procura di Perugia che ha chiesto l’archiviazione per l’ipotesi di associazione segreta. “Si è concluso - spiega il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone - nel senso di ritenere la circostanza non adeguatamente riscontrata. Sull’esistenza dell’associazione non sono, infatti, emersi elementi neanche indiretti che potessero attestarne l’esistenza al di fuori delle dichiarazioni di Amara e delle dichiarazioni di un altro indagato, socio di Amara, che però si è limitato a dichiarare il dato dell’esistenza dell’associazione senza fornire alcun elemento concreto di cui sua conoscenza diretta e si è poi avvalso da ultimo della facoltà di non rispondere, impedendo quindi di operare alcun accertamento mirato”.
Archiviata anche l’ipotesi di un’associazione per delinquere perché, scrive ancora Cantone, “si ritiene che non sia stata comunque provata l’esistenza di un nucleo organizzativo che potesse far configurare” il reato. Tutto quello che resta delle dichiarazioni di Amara è qualche singolo reato trasmesso per competenza a diverse procure. Oltre a possibili profili disciplinari per alcuni magistrati. “Con la Procura di Milano, con cui nel corso dei mesi si è mantenuto un costante e proficuo coordinamento investigativo, si è già fissata una prossima riunione di coordinamento sulle ulteriori indagini connesse da svolgere”, conclude Cantone.