Boss col reddito di cittadinanza, il 6 luglio l’inizio del processo
E’ stata fissata al prossimo 6 luglio la prima udienza del processo alle persone che percepivano il reddito della cittadinanza pur non avendone i requisiti, secondo la Guardia di Finanza. Tra loro infatti ci sono nomi imputati e condannati per mafia, anche personaggi di calibro, della città e della provincia.
Il Giudice Ornella Pastore ha chiuso il vaglio preliminare delle accuse accogliendo la richiesta della Procura e rinviando tutti a giudizio. Il processo comincerà in estate appunto, davanti al Tribunale collegiale.
Alla sbarra ci saranno Salvatore Alibrandi, Francesco Bontempo Scavo, Salvatore Calabrò, Fortunata Campanella, Placido Catrimi, Rosario Crupi, Giovanni Curreri, Vittorio De Natale, Marcello Di Bella, Maria Silvana Fenghi, Pietro Mazzitello, Giuseppe Minissale, Giovanna Princiotta, Floriana Rò, Nicola Runci, Vincenzo Santapaola, Salvatore Sparacio.
Sono stati invece scagionati ed escono quindi dall’inchiesta Carla Pamela Brunelli, Giuseppe Caggeggi, Vincenza Celona, Luciana Cento, Maria Giannetto, Giuseppa Marino, Caterina Sturiale. Per loro il GUP Pastore ha dichiarato il non luogo a procedere
Il caso scoppiò nel dicembre 2020 con il sequestro di 330 mila euro da parte dei Finanzieri a boss dei principali clan cittadini o della zona dei Nebrodi che percepivano il reddito pur essendo stati condannati per mafia, o loro familiari.
Gli imputati sono difesi dagli avvocati Salvatore Silvestro, Antonello Scordo, Alessandro Pruiti Ciarello, Piero Luccisano, Alessandro Billè, Tancredi Traclò.