Erosione costiera a Galati, cantiere fermo
Tutto fermo a Galati Marina dove è in corso la messa in sicurezza della spiaggia. Da venti giorni il cantiere è vuoto e lo stop improvviso, dopo la ripartenza degli scorsi mesi, preoccupa i residenti del villaggio costiero, rappresentati dal Comitato Salviamo Galati Marina. Sono loro a chiedere la massima attenzione per evitare ulteriori ritardi, causati dalla mancanza di materiali che la ditta Vitruvio Srl sta attendendo per completare i “pennelli” restanti. Da qui l’appello del Comitato al commissario Leonardo Santoro e ai suo vice Mariella Vinci e Francesco Milio.
“Abbiamo dovuto accettare l’amara verità di essere di nuovo al centro di una contesa e di un rimpallo di responsabilità. Il cantiere ha subito un arresto dal 7 dicembre al 7 febbraio, momento in cui si è assistito alla ripresa dei lavori, che nell’arco di circa 20 giorni, hanno permesso il completamento del quinto pennello. Alla luce di quanto detto, si deduce che dalla fine di Febbraio il cantiere è come se fosse stato abbandonato, cosa che ha determinato turbamento e preoccupazione nella piccola comunità messinese, residente a Galati Marina, che non può astenersi dall’osservare, giorno dopo giorno, lo stato di degrado e di abbandono in cui versa la spiaggia. Siamo quasi alla fine di marzo, il tempo corre veloce, l’estate si avvicina e sia i residenti che i turisti abituali del luogo temono che, per l’ennesima stagione, la balneazione a Galati rimanga solo un’utopia. Inoltre chi ha subito danni alle proprietà oggi ha l’esigenza di ripristinare un adeguato e dignitoso stato dei luoghi oltre che delimitare le proprietà, cosa che richiederà anch’essa tempo e, se questa condizione attuale dovesse perdurare a lungo, si prefigurerà uno stato di violazione della privacy e di rischio per la sicurezza degli abitanti”.
Con la realizzazione di 5 pennelli, i lavori previsti dal contratto sono stati ultimati. “Tuttavia – spiega il Comitato – il cantiere non è stato chiuso, perché, grazie ad un risparmio rispetto al totale della somma di impegno prevista, il 3 marzo è stata proposta una Perizia di Variante Suppletiva per la realizzazione degli ultimi 3/4 pennelli. Ci siamo chiesti, abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere: Questa PVS è stata approvata?”; “Se è stata approvata, perché il Rup ed il direttore dei lavori non predispongono la ripresa del cantiere?. Ai quesiti ci è stato risposto alternativamente che dipende dall’uno e/o dall’altro oltre che aver apportato motivazioni di tipo organizzativo come la mancanza di disponibilità di massi o, addirittura, la mancata fornitura di gasolio per i mezzi. Nell’intento di garantire la difesa e la sicurezza degli abitanti del luogo oltre che a monitorare affinché quest’opera venga conclusa esortiamo le istituzioni a far sì che si possa procedere speditamente verso la chiusura lavori e cogliamo l’occasione per ricordare che, come da contratto, il termine lavori sarebbe previsto per il 14 aprile, un anno dopo la consegna dei lavori”.