Antoci: ”Dia strumento lungimirante per lotta a boss”
"Da queste manifestazioni passa un segnale importante, quello che lo Stato italiano attraverso strumenti lungimiranti come quello della Dia ha potuto dare lezioni al mondo sulla lotta alle mafie". Lo afferma Giuseppe Antoci, presidente onorario della Fondazione Caponnetto, a margine del convegno di Messina nell'ambito delle iniziative in programma per la celebrazione del trentennale della istituzione della Direzione Investigativa Antimafia. "Siamo in una terra di mafia ma l'intuizione di Falcone di progettare la Dia - continua Antoci - ha dimostrato che potevamo diventare anche la terra dell'antimafia". "C'è grande attenzione - prosegue Antoci - sul rischio che la mafia si interessi dei soldi della pandemia e del Pnrr. L'istituzione, grazie al prefetto Gabrielli dell'osservatorio già a marzo 2020 ha messo in luce queste attività criminali e anche le indagini hanno dimostrato come le mafie hanno approfittato, già della prima fase della pandemia, attraverso l'usura, l'avvicinamento degli imprenditori di fare i loro loschi interessi. Penso che con i soldi che stanno arrivando con il Pnrr bisogna avere la massima attenzione e fare il giusto bilanciamento per la ripartenza del paese in sicurezza".