Sequestrati beni per mezzo milione ad Antonino Calderone della ‘famiglia’ di Barcellona Pozzo di Gotto
I carabinieri del Ros, con la collaborazione dei militari della compagnia carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di misura di prevenzione personale, per cinque anni, e alla confisca di beni emesso dal Tribunale di Messina - Sezione Misure di Prevenzione - a carico di Antonino Calderone (da non confondere con l’omonimo collaboratore di giustizia morto nel 2013) attualmente detenuto. L'uomo, arrestato nel 2012, è stato indicato da numerosi collaboratori di giustizia come autore di numerosi fatti di sangue che si sono registrati nella fascia tirrenica della Provincia di Messina a partire dall’inizio degli anni ‘90.
Secondo una stima il valore dei beni confiscati sarebbe pari a 500mila euro. Per la precisione il provvedimento ha riguardato due immobili commerciali ubicati a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, sei immobili ubicati nel medesimo comune e costituenti un’unica struttura adibita a stalla, in passato utilizzata come luogo di riunione dei componenti del sodalizio criminale barcellonese, e un’impresa dedita all’allevamento di animali e alla commercializzazione di carni, già posti sotto sequestro nel mese di luglio 2019.
ll provvedimento trae origine da più indagini condotte dal Ros che hanno interessato la 'famiglia mafiosa di Barcellona' e consentito di individuare nell'uomo uno degli elementi di spicco dell’ala militare dell’organizzazione criminale.