Anche a Messina il cestino che raccoglie in mare 500 chili di rifiuti l’anno
Sono circa 500 i chili di rifiuti che ogni anno dalla superficie del mare finiscono dentro il ‘Seabin’, un innovativo cestino galleggiante filtrante.
In tutta Italia sono presenti 85 dispositivi che riescono a intrappolare al loro interno una quantità considerevole di piccoli rifiuti, contribuendo a tenere più pulite le acque ed evitando che le microplastiche possano essere ingerite da pesci e molluschi.
Uno dei ‘Seabin’ è presente anche al porto di Cagliari, nell’ambito nel progetto di Lifegate PlasticLess, che quest’anno si svolge in collaborazione con Snam, società di infrastrutture energetiche, che si occuperà della sua gestione.
“Con l’iniziativa PlasticLess”, ha spiegato Maurizio Zangrandi, managing director di Enura (gruppo Snam), “ci siamo dati l’obiettivo di eliminare la plastica monouso e l’utilizzo d’imballaggi in plastica da parte dell’azienda entro il 2023”.
“In Sardegna ci sono diversi dispositivi”, ha fatto sapere Paola Roncareggi di ‘Lifegate’, “ma quello presente al porto di Cagliari è stato adottato per un anno da Snam, che ne gestirà anche altri due, a Messina e a Taranto”.
Il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, ha precisato che “non è certo un ‘Seabin’ che risolve il problema delle plastiche, ma se iniziano a essere tanti, possono fare la differenza e contribuiscono anche a promuovere un cambio culturale”.