30 Marzo 2025 Politica e Sindacato

Su Croce ulteriori controlli: ultime nomine al setaccio

Più di una dozzina di incarichi affidati nel giorno dell’avvio del procedimento di decadenza, due nuovi concorsi banditi e altre delibere. Nel giorno dell’addio, Ferdinando Croce, ex manager dell’Asp di Trapani, ha nominato nuovi primari e firmato per l’ultima volta nel suo ruolo, vari provvedimenti. Ma se gli incarichi ai nuovi primari non risulteranno legittimi, questi saranno revocati. Continua la linea dura del presidente, Renato Schifani che, pur non volendo commentare specificatamente l’operato di Croce, vuol vederci chiaro. Da Palazzo d’Orleans, infatti, filtra che l’assessorato alla Salute verificherà la legittimità di tutti i provvedimenti firmati da Croce nelle ultime ore del proprio incarico. E, ovviamente, se non dovessero essere legittimi, verranno annullati. Croce, dal canto suo, venerdì stesso ha annunciato ricorso al provvedimento sanzionatorio.

Le delibere
Sono 24 le delibere firmate nella mezza mattinata di venerdì 28 marzo, tra queste Croce ha disposto di attribuire una serie di incarichi:

- Responsabile della Unità di “Oncologia Medica con posti letto Trapani”, alla dottoressa Lo Giudice Loredana;
- alla dottoressa Nicolazzo Tiziana, Dirigente Medico di Psichiatria, l’incarico di sostituzione di Direzione dell’Unità Operativa Complessa del Modulo Dipartimentale Marsala – Mazara del Vallo;
- incarico professionale, di consulenza, di studio e di ricerca, ispettivo, di verifica e di controllo alla dottoressa Corso Egle Vita, dirigente medico di Medicina Legale; - conferimento incarico di Direzione della U.O.S. “Radiodiagnostica Salemi”, al dottor Caputo Maurizio, dirigente medico di Radiodiagnostica;
- incarico sostituzione di direzione Unità Complessa Anestesia e Rianimazione Trapani-Salemi, al dottor Ippati Giovanni;
- conferimento incarico di Direzione della U.O.S.D. “Presidio Ospedaliero Alcamo”, alla dottoressa Faragone Francesca.

E poi ancora: conferimento incarico professionale, di consulenza, di studio e di ricerca, ispettivo, di verifica e di controllo alla dottoressa Garozzo Giuseppina; conferimento incarico di Direzione della U.O.S. “Assistenza Protesica, Integrativa, Riabilitativa Distrettuale Trapani” al dottor Mazzola Calogero; conferimento incarico di Direzione della U.O.S. “Assistenza Protesica, Integrativa, Riabilitativa Distrettuale Trapani”; conferimento incarico professionale iniziale denominato “Anestesia nella Chirurgia Urologica e gestione del Pz nel perioperatorio” alla dottoressa Segreto Marta, da espletare presso la UOC Anestesia e Rianimazione Marsala; conferimento incarico di Direzione della U.O.S. “Oncologia medica con posti letto Marsala”, alla dottoressa Pizzardi Nicolina, dirigente medico di Oncologia; Conferimento incarico di Direzione della U.O.S.D. “Ostetricia e Ginecologia Marsala” al dottore Aliotta Giovanni.

L’Asp di Trapani è sotto i riflettori per l’accumulo di oltre 3300 esami istologici, refertati con mesi di ritardo, portando alla luce 356 casi di tumore. La vicenda è esplosa con l’interrogazione parlamentare del vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, che ha denunciato il caso di Maria Cristina Gallo, insegnante di Mazara del Vallo, che ha ricevuto l’istologico con 8 mesi di ritardo, scoprendo un tumore al quarto stadio. «Ognuno ha fatto la propria parte – ha detto Schifani –. Siamo intervenuti quando la situazione era compromessa. Si guarda alla tutela dei malati che hanno ricevuto in ritardo un referto estremamente delicato. Siamo vicini a loro. Io ho chiesto scusa, qualcuno non l’ha fatto». Le polemiche non si fermano qui. Sul curriculum di Croce si sollevano nuovamente critiche per la presunta inadeguatezza al ruolo. «Mi dispiace dover ripetere ancora una volta: lo avevo detto» ha evidenziato il deputato all’Ars, Gianfranco Micciché. «Nel marzo 2024 avevo già evidenziato un’anomalia nel curriculum di Croce. Ho espresso forti perplessità sulla reale sussistenza dei requisiti richiesti, con riferimento agli anni in cui Croce avrebbe dovuto svolgere incarichi dirigenziali». Nino Oddo, vice presidente del Psi e tra i pazienti coinvolti: «La rimozione del dg Croce non chiude la partita delle responsabilità. La sottovalutazione, frutto di una cultura volta all’annacquamento delle colpe tipico di una certa burocrazia, ha interessato pure le alte sfere palermitane dell’assessorato».