
2 Marzo 2025 Politica e Sindacato
L’OPINIONE ‘CONTRO’: ANTONIO MAZZEO, “A MESSINA IN ONDA PROVA DI GUERRA URBANA CONTRO I NO PONTE”
di Antonio Mazzeo - "Messina, scontri e manganellate al corteo "No ponte": un agente ferito. Solidarietà di Salvini". Io c'ero e ho visto ben altro.
Ho visto un'interminabile serie di provocazioni da parte degli agenti di Polizia, supportati da Carabinieri e Guardia di Finanza. Il lancio di due mini-petardi contro le autoblindo schierate a "difesa" della "Zona Rossa" (all'incrocio tra viale Boccetta e Via Concezione) è stato sufficiente per scatenare manganellate a destra e manca, soprattutto da parte di un paio di esagitati e "inselvaggiti" agenti di PS. E poi corse e inseguementi al nulla, schieramenti bellici e antisommossa a presidio di palazzi, banche e vetrine che nessun@, dico nessun@ ha mai tentato di avvicinare.
Ciò che più mi ha amaremanete colpito è stata però la cinica strategia di rappresentare in maniera teatrale - più per intimidire i passanti e i residenti che i manifestanti - azioni repressive e di "controllo della folla" mutuate dalle pluridecennali pratiche delle forze armate italiane e NATO in Kosovo, Libano, Iraq, Afghanistan. Urban Warfare viene definita nei manuali di guerra. E Messina, ieri, ne è stata teatro per la prima volta.
Si è trattato cioè della "necessaria" sperimentazione dei processi di militarizzazione e repressione di ogni forma di dissenso che saranno implementati con l'inizio dei cantieri del Ponte sullo Stretto di Messina.
Farebbero bene a capirlo tutti glli abitanti dello Stretto e quei presunti "No Ponte" che ieri hanno volutamente disertato l'evento per poi delegittimarlo e criminilizzare i partecipanti, sposando la falsa e ignobile versione della Questura.