La comunità rom del Villaggio Matteotti: “Il Comune ci ascolti”
“Abitiamo al Villaggio Matteotti, all’Annunziata, dal 2011 e siamo 18 famiglie della comunità rom, in tutto 64 persone. Più della metà sono bambini, nati qui e che frequentano le scuole messinesi. Ma purtroppo, secondo le attuali leggi del nostro Paese, non sono cittadini italiani. Chiediamo al Comune di Messina di non dimenticare la nostra storia e il nostro presente. Per questo chiederemo che una nostra delegazione venga ricevuta al più presto in Consiglio comunale. E possa presentare un documento sulla nostra situazione attuale, per chiedere un cambio di rotta”. In occasione della Giornata della memoria, l’associazione “Bakthalo Drom” ricorda i propri morti nel genocidio e chiede alle istituzioni “di non essere dimenticata”.
“Il Comune ci aiuti per dare un futuro ai nosti figli e ricordiamo rom e sinti uccisi nello sterminio”
E ancora: “Siamo residenti in riva allo Stretto dal 1990 e chiediamo a tutte le istituzioni locali e ai nostri concittadini messinesi di sostenere la nostra lotta per un futuro dignitoso, soprattutto per i nostri figli. Le nostre radici affondano nella storia del genocidio (porrajmos): rom e sinti, nella seconda guerra mondiale, perseguitati e tra di noi ci sono anche nipoti di vittime dello sterminio. A livello nazionale, nella commissione Diritti umani del Senato, da anni è stato presentato il disegno di legge per includere, nella legge che istituisce la Giornata della memoria del 27 gennaio, anche il riferimento allo sterminio di rom e sinti”.