Ultimatum dei sindacati comunali. «Risposte o andremo alla Corte dei Conti»
I sindacati di Palazzo Zanca sono arrivati all'ultimatum: risposte entro dieci giorni (e ne sono già trascorsi tre) o i prossimi destinatari delle proprie missive non saranno più i vertici del Comune, ma la Corte dei Conti e l'assessorato regionale della Funzione pubblica. Oggetto dell'ennesima noma di Cgil Fp, Uil Fpl, Csa e Silpol è l'irregolare costituzione del Fondo risorse decentrate 2023-2024.
«Finalmente è stata erogata la Performance 2023 (ex Produttività) – esordiscono i segretari e le rsu delle quattro sigle sindacali –. L’impegno che si era assunto il direttore generale era che si sarebbe pagato con lo stipendio del mese di ottobre, ma solo dopo le nostre continue pressioni si sono potute superare tutte le incertezze. L’importo liquidato però, pur facendo riferimento alle risorse rese disponibili dal Fondo costituito il 14 novembre 2023, non risulta rispondente ai parametri reali della costituzione che queste organizzazioni sindacali in più occasioni hanno chiesto di rettificare, in quanto non risultano incluse cospicue risorse previste dai contratti nazionali vigenti». E cioè oltre 528 mila euro per l'anno 2023 e quasi 118 mila euro per il Fondo 2024. La prima somma, sottolineano i sindacati, «è necessaria a ripianare quanto decurtato dall’importo individuato in sede di contrattazione decentrata per il pagamento della Performance anno 2023». In altri termini, sono soldi che vanno restituiti ai dipendenti che ne hanno diritto.
Capitolo a parte meritano le risorse ex art. 208 del Codice della strada inserite nel Fondo, scaturenti dalla delibera di ripartizione dei proventi delle multe, previsti per i progetti viabili della polizia municipale. «Atteso che nel Fondo 2023 per questa finalità erano stati individuati 90.000 euro e che il progetto per l’utilizzazione di tali risorse in quell’anno non è stato autorizzato, le stesse, così come previsto dal contratto collettivo decentrato vigente (2023-2025), avrebbero dovuto essere liquidate quale misura incentivante dell’indennità di servizio esterno o performance della polizia municipale. Non si comprende quale sia la motivazione per cui detta risorsa non sia stata messa a disposizione per essere liquidata; non si comprende altresì quale sia il suo destino, così come quelle residuate, per la stessa motivazione, negli anni precedenti, atteso che trattasi di competenze e non di regalie dovute ai lavoratori». E anche nell'approvazione dei riparto dei proventi da contravvenzioni «non può non evidenziarsi una sorta di revisione peggiorativa delle somme destinate ai dipendenti».
Infine i sindacati ricordano al ragioniere generale «l’impegno preso il 23 agosto scorso in delegazione trattante», e cioè che entro il mese di ottobre sarebbe stata effettuata l’integrazione della determina del novembre 2023 di costituzione del Fondo. «Non può ascriversi a queste organizzazioni sindacali – concludono Cgil Fp, Uil Fpl, Csa e Silpol –, a dispetto di altre, di fare solo operazioni annuncio. Diamo seguito, concretamente, alle vertenze, tutte e complessive, che riguardano i dipendenti dell’Ente. Siamo pronti a chiamare tutti a mobilitarsi proprio per la salvaguardia dei diritti dei lavoratori». Quindi l'annuncio: trascorsi 10 giorni dall’invio della nota (datata 16 novembre) «senza ottenere l’integrazione del Fondo richiesta, trasmetteremo tutta la relativa documentazione alla Corte dei Conti ed all’assessorato della Funzione Pubblica».