Oncologia, posti letto cancellati. «Inaccettabile»
Se da una parte i proclami tracciano scenari di rilancio della sanità pubblica, dall’altra la realtà racconta un’altra versione. Lo sottolinea la Uil che mette l’accento sulla «inaccettabile soppressione dei posti letto di oncologia all’ospedale Papardo»: «La Regione siciliana – scrivono Ivan Tripodi e Livio Andronico – al fine di diminuire tali spese sanitarie ed anche per attenuare i disagi ai cittadini utenti ed alle loro famiglie, ha posto tra i principali obiettivi da raggiungere da parte delle aziende sanitarie, la riduzione della migrazione extraregionale attraverso l’organizzazione della rete oncologica». L’azione amministrativa dell’azienda ospedaliera Papardo, però, concordata con l’assessorato regionale della salute – aggiungono – «appare fortemente in contrasto con l’attuale rete ospedaliera che per l’unità operativa di Oncologia prevede 12 posti letto, incardinandoli nel modello organizzativo della rete oncologica della provincia di Messina».
La Uil denuncia che «ancora una volta si sta consumando un grave danno alla salute dei cittadini, con l’assordante e complice silenzio della classe politica messinese. Appare, inoltre, pilatesca la mancata azione da parte dell’assessorato regionale della salute che in merito alla denuncia della Uil Messina ha deliberatamente evitato di esprimersi, avallando il taglio della spesa sanitaria sulla pelle dei cittadini-utenti messinesi. Va avanti, il cinico disegno che punta alla demolizione della sanità pubblica e alla privatizzazione di servizi essenziali per la salute dei cittadini».