20 Novembre 2024 Politica e Sindacato

Messina, il nuovo Cda di Atm ‘snobba’ il Consiglio comunale? Calabrò e Russo (Pd) scrivono a Basile e Mondello

A Messina, il mancato confronto tra il nuovo Cda di Atm e il Consiglio comunale – richiesto da quest’ultimo lo scorso lunedì 18 novembre ed al quale i nuovi vertici dell’azienda cittadina non si sono presentati –  fa nascere un ‘caso’.

I consiglieri comunali del gruppo Pd, Felice Calabrò e Alessandro Russo, scrivono infatti al sindaco Basile ed all’assessore ai Rapporti con Atm, Salvatore Mondello, lamentando l’assenza, anche se giustificata, che comunque ” non costituisce certamente un buon inizio”  – dicono i due dem -.

Calabrò e Russo scrivono ai due amministratori:

La seduta era stata concertata dalla presidenza della commissione con li nuovo vertice aziendale, ivi comprendendo anche il vice direttore generale Bressan, al fine di approfondire sia la vicenda relativa all’insolito svolgimento dei lavori di individuazione degli stalli di “smart parking” nel centro città, che le vicende relative alle potenziali conseguenze della mancata approvazione da parte dei lavoratori del referendum sulla contrattazione di secondo livello.

Orbene, la nota con cui il Presidente del nuovo CdA ha laconicamente comunicato l’assenza lascia sinceramente esterrefatti. Per almeno due ragioni: intanto, il Consiglio comunale è un organo centrale di controllo sulle attività amministrative delle società comunali, ed in questa veste ha li diritto/dovere di poter ascoltare i vertici di tutte le aziende partecipate senza alcuna limitazione o esclusione posta in essere da chicchessia; in secondo luogo perché, laddove dalla discussione dovesse emergere alla delicatezza di alcuni argomenti, ovvero che certi argomenti dovessero essere demandati a tavoli di concertazione sindacale, sarebbe (ovviamente) la stessa commissione a decidere di sospendere alla trattazione del punto, evidentemente a priori non può certo deciderlo li CdA aziendale. Il mancato confronto di lunedì, rappresenta certamente un’occasione persa, e costringe i sottoscritti consiglieri a censurare, come del resto ha deliberato all’unanimità l’intera commissione, li comportamento degli organi in questione.

Nel contempo, appare quanto mai doveroso un Vostro intervento sul CdA di Atm, affinché sia garantito li rispetto delle prerogative degli organi consiliari. Allo stesso tempo, atteso il clima di scontro in essere presso la partecipata, al fine di garantire l’utenza nel rispetto dei diritti dei lavoratori, chiediamo un Vostro tempestivo intervento affinché sia garantito il rispetto della normativa in materia di lavoro straordinario, verificando se li reiterato e diffuso ricorso da parte di Atm al citato strumento, spesso – come nelle scorse ore con l’ordine di servizio n. 92 del 18.11.2024 – addirittura preteso ai lavoratori, non possa celare in effetti una carenza organico ni Azienda, per il quale, è evidente, si richiederebbero delle scelte differenti, di natura assunzionale e strutturali per assicurare un servizio efficiente”.

A tal proposito, peraltro, vi invitiamo  a vigilare sulle ripercussioni che un tale reiterato e diffuso ricorso al lavoro straordinario potrebbe avere sul rispetto dei contratti e delle normative di sicurezza sul lavoro vigenti, in specifico modo: sul rischio del mancato rispetto del periodo minimo dei tempi di recupero e riposo; sui limiti orari di lavoro; sul mantenimento delle qualifiche di operatività e sulla corretta corresponsione del dovuto economico per il lavoro straordinario.
Non appare agli scriventi superfluo, infine, ricordarvi come il ricorso al lavoro straordinario sia, sulla scorta delle vigenti normative, uno strumento eccezionale legato a esigenze aziendali particolarmente stringenti e non altrimenti superabili e, per contro, non possa essere utilizzato come un’ordinaria scelta operativa, che serva  a onerare ulteriormente i lavoratori per sopperire alle eventuali insufficienze organiche, da colmare, evidentemente, con le normali procedure assunzionali.