“A te e famiglia” domenica 24 in scena per la rassegna “Teatri di Naso”. Un racconto personale (di e con Angelo Campolo) che con leggerezza e ironia conduce alla scoperta del mondo della giustizia minorile in Sicilia
Domenica prossima, 24 novembre, andrà in scena per la rassegna di drammaturgia contemporanea “Teatri di Naso”lo spettacolo “A te e famiglia”, un appuntamento fuori abbonamento che il direttore artistico Roberto Zorn Bonaventura ha voluto aggiungere al già importante cartellone.
Tipico esempio di teatro civile di narrazione, del quale l’autore, attore e regista messinese Angelo Campolo è uno dei migliori esponenti in Italia, è un racconto personale che con leggerezza e ironia ci conduce alla scoperta del mondo della giustizia minorile in Sicilia. Una “messa alla prova” costellata da errori, ma anche da gioie inaspettate che aprono lo spazio del possibile in percorsi di vita ancora non segnati. Lo spettacolo (con Campolo anche Giorgia Petribiasi e Antonio Previti), è già stato in scena in più di ottanta città italiane negli ultimi due anni ed è vincitore di numerosi premi tra i quali “In Box 2020” e il “Milano Fringe Festival”, la rassegna del capoluogo lombardo in cui ha debuttato con grande successo. Inoltre ha il significativo e importante sostegno del MiC (Ministero della Cultura) e della Siae, nell’ambito del programma “Per chi crea”.
Con “A te e famiglia” Campolo traccia, insieme con la coautrice Giulia Drogo (che firma pure scene e costumi), un percorso personale che muove dalle esperienze educative realmente avvenute con i ragazzi del programma educativo “Liberi di Scegliere” promosso dal giudice Roberto Di Bella, attuale presidente del Tribunale per i minori di Catania. Un racconto, quindi, in prima persona, che viene condiviso “occhi negli occhi” con il pubblico, all’interno di storie difficili in cerca di riscatto. Una si svolge a Messina, l’altra a Catania, due città dai contesti criminali molto diversi.
«Lo spettacolo – si legge nelle note della produzione Daf Project –racconta dei tentativi di avvicinamento a questo mondo da parte di un teatrante/educatore che affronta sul campo vittorie e sconfitte date dall’incontro con ragazze e ragazzi cui lo Stato offre la possibilità di affrancarsi dalle famiglie di provenienza. Con il suo ritmo sempre intenso, tra teatro di narrazione e digytal storytelling, “A te e famiglia” si fa esso stesso inno al Teatro, alla potenza politica della sua arte, al suo processo di scoperta sempre vivo. Le videoproiezioni ideate da Giulia Drogo concorrono ad accompagnare lo spettatore in questo viaggio scandito dalle canzoni originali e appassionate della giovane cantautrice Giorgia Pietribiasi».
La rassegna, in scena nel Teatro Vittorio Alfieri, si concluderà poi il 22 dicembre, sempre alle 17,30, conl’ultimo spettacolo, in abbonamento, “Un uomo a metà” diGiampaolo G. Rugo. Regia, ideazione luci e spazio scenicosono di Roberto Zorn Bonaventura, l’interprete è Gianluca Cesale.
“Teatri di Naso”, fortemente voluto dall’amministrazione comunale con in testa il sindaco Gaetano Nanì, si avvaledell’organizzazione dell’associazione “Castello di Sancio Panza”, del sostegno di Latitudini, rete di drammaturgia siciliana, della direzione tecnica di Stefano Barbagallo e della grafica di Riccardo Bonaventura.