19 Novembre 2024 Cronaca di Messina e Provincia
LA POLIZIA ARRESTA 65ENNE SANTAGATESE PER DETENZIONE DI OLTRE 400 GRAMMI DI COCAINA AI FINI DI SPACCIO
Nel pomeriggio di ieri, agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto un santagatese di 65 anni
colto nella flagranza del reato di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.
I poliziotti del Commissariato P. S. di Sant’Agata di Militello, ancora una volta impegnati nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, sono infatti entrati in azione a seguito di una notizia che hanno provveduto ad approfondire.
Nei giorni scorsi, infatti, era stato segnalato un gran via vai nei pressi di una associazione privata
gestita da un santagatese nel pieno centro cittadino di Sant’Agata di Militello.
Dopo aver predisposto un appostamento nei pressi del locale adibito ad associazione e nei pressi dell’abitazione del sospettato, gli agenti della Polizia di Stato hanno atteso il momento opportuno e sono intervenuti prima nel club e, successivamente, nell’abitazione dell’indagato dove, alla sua presenza, è stata effettuata un’accurata perquisizione che ha consentito di rinvenire un involucro contenente sostanza presumibilmente stupefacente.
Una volta condotto in ufficio, gli accertamenti speditivi sulla sostanza stupefacente hanno consentito di accertare che si trattasse di cocaina per un quantitativo di 430 grammi circa.
Si tratta di uno dei più significativi sequestri di sostanza stupefacente del tipo pesante dell’ultimo periodo nell’hinterland della provincia di Messina: la droga, infatti, una volta immessa sul mercato,
avrebbe fruttato nella vendita al dettaglio oltre 120.000 euro.
Pertanto il detentore è stato tratto in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti, tradotto al carcere di Barcellona Pozzo di Gotto in attesa dell’udienza di
convalida.
Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto
dei diritti dell’indagato che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, è da presumersi innocente fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo e imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo all’indagato.