I comitati No Ponte di Messina e della Calabria a Roma per ribadire le ragioni del No alla grande opera
ROMA - Di Tonino Cafeo - Quando cominciano a parlare le rappresentanti delle famiglie a cui il ponte sullo stretto toglierà la casa, alle quattordici in punto, alla sala Capranichetta di Piazza Montecitorio non ci sono più neanche posti in piedi. Un successo storico per la Cgil , per le associazioni ambientaliste e i comitati No Ponte di Messina e della Calabria. A riempire la sala sono arrivati in autobus treno e aereo pezzi consistenti del popolo che sulle due sponde dello Stretto si oppone da decenni alla mega opera. Hanno risposto positivamente all’appello del sindacato confederale anche tutti i partiti del campo largo progressista: Pd, Sinistra Italiana, Europa Verde, Movimento cinque stelle, Più Europa; le associazioni nazionali Arci, Uisp, Udu/Rete degli studenti medi, Sbilanciamoci, Greenpeace, Italia Nostra, WWF, Legambiente. È il giorno che segue il pronunciamento della Commissione per la Valutazione di impatto ambientale e strategico ( VIA/VAS) sul Ponte. Un parere al limite del surreale, dal momento che dà il via libera ai cantieri accompagnandolo però da una lunga serie (almeno sessanta) di prescrizioni che entrano nel merito del progetto definitivo sottolineandone incongruenze e forti limiti.
Una grave contraddizione sottolineata da tutti gli interventi che si sono susseguiti al microfono.
Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde/Alleanza Verdi Sinistra, ha preso con grande forza l’impegno di “smontare” il parere della commissione e ogni altro atto che riguarda l’iter del Ponte in ogni sede idonea. L’avvertimento al Governo Meloni, al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e alla Società Stretto di Messina è chiaro e unanime: nessuno si è lasciato scoraggiare dagli ultimi passaggi e e l’attesa della prossima tappa, cioè il voto del Cipes che darà il via alla stesura del progetto esecutivo e, nelle intenzioni del governo, all’ apertura dei primi cantieri entro l’estate del prossimo anno, non sarà passiva.
Le parole accorate di Daniele Ialacqua, del Comitato no Ponte Capo Peloro, che hanno tracciato un bilancio positivo dell’ultimo anno di mobilitazione e proposto una nuova grande manifestazione sullo Stretto di Messina da tenersi nel più breve tempo possibile, sono state raccolte dalla segreteria nazionale confederale della Cgil che ha garantito il proprio sostegno per la piena riuscita delle prossime iniziative di lotta.