13 Novembre 2024 Politica e Sindacato

60 “condizioni ambientali” da rispettare: Ponte sullo Stretto, ok all’impatto ambientale con le integrazioni

Parere positivo sul progetto per la costruzione del Ponte sullo Stretto dalla Commissione Tecnica di Valutazione dell'Impatto Ambientale con integrazioni. L'ok è arrivato dall'apposita commissione del ministero dell'Ambiente.

Le condizioni, si apprende, riguardano, non solo l'ambiente naturale, terrestre, marino ed agricolo, ma anche aspetti relativi a progettazione di dettaglio per le opere a terra, relativi a cantierizzazione, gestione delle materie, approvvigionamenti, rumore e vibrazioni. Si tratta di integrazioni previste sul riavvio dell'iter "nel rispetto delle condizioni ambientali prescritte che dovranno essere ottemperate perlopiù nella fase della presentazione del progetto esecutivo".

"L'Italia può guardare al futuro" dice soddisfatto ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che aveva preannunciato l' arrivo la Valutazione di impatto ambientale definitiva sul Ponte. "Non è il ponte di Salvini e sarà un cambio totale di prospettiva". Il ministro prima della decisione, tra l'altro, non aveva perso l'occasione di ironizzare sui contrari all'opera: "Vediamo se pesciolini, alghe e uccellini permettono all'Italia di fare quello che fanno tutti, cinesi, giapponesi, coreani, americani che fanno ponti in tutto il mondo senza che alghe e pesciolini se ne curino più di tanto".

E dopo il "sì" della Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE), sul progetto definitivo del ponte sullo Stretto, l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci commenta: “Un importante passo avanti per il progetto e la realizzazione dell’Opera. La Commissione ha svolto un lavoro straordinario esaminando nei tempi di legge una progetto complesso come il ponte sullo Stretto. Ora il nostro impegno si concentra sulle prescrizioni espresse, che saranno valutate con grande attenzione, ricordando che la progettazione esecutiva per fasi ne agevolerà l’attuazione”.

Siracusano, ok a impatto ambientale bella notizia, non avevamo dubbi.
“La Commissione Tecnica di Valutazione dell'Impatto Ambientale ha dato il via libera al progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, con le integrazioni previste sul riavvio dell'iter ‘nel rispetto delle condizioni ambientali prescritte che dovranno essere ottemperate perlopiù nella fase della presentazione del progetto esecutivo’. Una bellissima notizia per l’Italia, per il Mezzogiorno, per la Sicilia e per la Calabria. Non avevamo alcun dubbio in merito a questa decisione. Il Ponte sullo Stretto, oltre ad essere una infrastruttura strategica per lo sviluppo economico e commerciale del Paese, sarà una grande opera green, in grado di abbattere emissioni e inquinamento, favorendo una mobilità sempre più sostenibile”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.

Ma intorno all'opera in questi ultimi giorni non sono mancate le polemiche: prima la notizia del mancato via libera dell'Ingv sul rischio sismico e poi l'accusa del leader di Avs, Angelo Bonelli, secondo cui proprio sulla Commissione di Valutazione c'è stato "un vergognoso blitz da parte del ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin", che ha nominato 12 nuovi componenti, "quasi tutti politici" e "quasi tutti in quota FdI".

Sul progetto del Ponte scende in campo criticamente anche la Cgil. "Non si ripetano gli errori del passato, non si autorizzi un'opera priva delle certificazioni necessarie", avverte il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo. "La presidente del Consiglio Meloni intervenga per chiarire se il suo governo è davvero intenzionato a procedere nonostante il divieto di edificazione sulle faglie sismiche previsto da una circolare della Protezione civile", aggiunge il leader sindacale, sottolineando che "quanto emerge dalla nota dell'Ingv è gravissimo, e rischia di essere il campanello di allarme su un possibile procedimento autorizzativo irregolare". Al sindacato replica il senatore siciliano e commissario regionale della Lega Nino Germanà: "la Cgil - dice - conosce poco l'iter di questi progetti"

Fa sentire nuovamente la propria voce anche Legambiente.
"Sul ponte sullo Stretto è importante continuare a far emergere quello che è un progetto che diciamo sostanzialmente ancora non esiste, che rischia di mobilitare 13 miliardi di euro, questo era scritto nella legge di bilancio dello scorso anno, e che ha previsto una serie di stanziamenti nei prossimi anni", ha detto il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani.

"Miliardi che potrebbero essere molto più utilmente dedicati per aprire altri cantieri", ha aggiunto.