8 Novembre 2024 Cronaca di Messina e Provincia

Detenuto messinese evade dal carcere di Catania: catturato dalla polizia penitenziaria di Messina

Era uno dei 24 arrestati dell’operazione antidroga della Squadra Mobile il giovane evaso dal carcere di Catania e arrestato poche ore dopo a Mili marina. Lo scorso 6 novembre Nicolò Passeri, 23 anni, era riuscito a svignarsela, come se nulla fosse, dal carcere di piazza Lanza a Catania dove era stato portato a seguito del blitz della Squadra mobile. In quel carcere è però rimasto poco, si era allontanato senza che nessuno lo fermasse. Una fuga ripresa anche dalle telecamere di sicurezza che avevano permesso di ricostruire il suo allontanamento. Approfittando di un momento di distrazione si era diretto verso l’uscita andando via. Da lì si era recato a Messina a casa dei genitori dove, nella stessa giornata, era stato raggiunto dagli agenti della Squadra Mobile e della polizia penitenziaria della casa circondariale di Gazzi che lo hanno riportato in carcere. Il giovane è coinvolto nell’inchiesta che ha scoperto tre organizzazioni che gestivano altrettante piazze dello spaccio a Santa Lucia sopra Contesse. Una “casetta” abusiva controllata con un sistema sofisticato di telecamere, nel complesso Case Arcobaleno, era diventata la base operativa di uno dei gruppi che gestivano lo spaccio di cocaina, crack e marijuana. Nella casetta gli agenti della Squadra mobile hanno scoperto un continuo via vai di persone che andavano a comprare la droga. Intanto in merito all’arresto del giovane in una nota il segretario generale della Fp Cgil Francesco Fucile e il coordinatore provinciale Giovanni Spanò si congratulano con gli agenti della polizia penitenziaria «hanno dato prova- scrivono - per l’ennesima volta, di grande professionalità e dedizione anche fuori le mura della Circondariale di Gazzi». «Gli agenti di della polizia penitenziaria di Messina - proseguono - sono riusciti ad intercettarlo all’interno dell’abitazione della madre, e dopo avervi fatto irruzione lo hanno arrestato e condotto nuovamente nel penitenziario catanese. La Fp Cgil di Messina – concludono Spanò e Fucile - rivolge un grosso plauso agli agenti per l’ottima operazione svolta nonostante ancora oggi, soffrano dell’ormai cronica e più volte denunciata carenza di personale».