8 Novembre 2024 Cronaca di Messina e Provincia

Arsenico oltre le soglie consentite dalla Legge, sequestrata la vasca di accumulo al cantiere del raddoppio ferroviario

Nel corso delle operazioni di scavo della galleria Sciglio eseguite presso il cantiere ubicato tra i comuni Nizza di Sicilia e Roccalumera e afferente i lavori di raddoppio della linea ferroviaria Messina-Catania (tratta Giampilieri- Fiumefreddo - 2°lotto) eseguiti dal "Consorzio Messina Catania Lotto Nord", venivano rinvenute nelle terre e rocce da scavo concentrazioni di arsenico oltre le soglie consentite dalla Legge.

Il materiale inerte contaminato, quantificato in circa 14.000 tonnellate, non potendo essere gestito come "terra e roccia da scavo" e dunque riutilizzato, veniva collocato in vasche di calcestruzzo in attesa di essere smaltito in discariche autorizzate o gestito presso appositi impianti di trattamento rientrando nel regime dei rifiuti classificati come "rifiuti speciali non pericolosi".

A seguito di tale rinvenimento, i lavori di scavo venivano autonomamente sospesi, a eccezione di u n a minima attività necessaria ad evitare problemi tecnici alla Talpa TMB.

Il 23 ottobre 2024, dopo gli eventi meteorici occorsi due giorni prima nel versante provincia di Messina, personale dipendente del Servizio di Polizia Giudiziaria della Direzione Generale ARPA Sicilia di Palermo effettuava un sopralluogo nel corso del quale riscontrava il dilavamento di liquido da una vasca di accumulo che raccoglie le acque derivanti da un'area di deposito temporaneo di inerti, liquido gestito come rifiuto.

Nello specifico tale vasca raccoglie le acque provenienti dalle terre e rocce da scavo che il Consorzio definiva con valori di concentrazione di arsenico nei limiti delle normative vigenti.

Constatando che non corretta regimentazione delle acque aveva prodotto la tracimazione delle stesse in aree al di fuori dell'area del cantiere, veniva segnalata all'Autorità Giudiziaria sia l'attivita di recupero di rifiuti non pericolosi svolta difformemente alle prescrizioni imposte dal titolo autorizzatorio che l'immissione di rifiuti nelle acque superficiali/sotterranee.

Oggi, a seguito di richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Messina, i Carabinieri Sezione di Polizia Giudiziaria, con personale dipendente del Servizio di Polizia Giudiziaria della Direzione Generale ARPA Sicilia di Palermo, hanno dato esecuzione al Decreto di Sequestro Preventivo della vasca di accumulo sopra indicata, emesso dal GIP del Tribunale di Messina.

«Siamo stati i primi a denunciare concentrazioni di arsenico ben oltre i limiti di legge – ha commentato ieri l’onorevole Pippo Lombardo – temporaneamente stoccate in vasche di calcestruzzo in attesa di smaltimento, gestite probabilmente in modo non conforme alle norme vigenti in materia di ambiente. La nostra denuncia non è mai stata volta a bloccare i lavori, ma esclusivamente a garantire la tutela del territorio e della salute dei cittadini, richiamando l’attenzione sulle gravi criticità ambientali rilevate. Riteniamo essenziale che ogni attività di cantiere rispetti le normative vigenti e salvaguardi la sicurezza dell’ambiente e la salute dei cittadini».