Gli appalti dell’Università, udienza rinviata
Tutto rinviato. Per l’astensione degli avvocati penalisti a livello nazionale, cui hanno aderito i legali impegnati ieri. Quindi se ne riparlerà il 26 febbraio del 2025. È questa infatti la data scelta dalla gup Arianna Raffa per aprire formalmente l’udienza preliminare della seconda inchiesta sulla gestione Cuzzocrea dell’Università di Messina, che si riferisce ai rilievi mossi dall’Anac nell’ormai lontano aprile del 2022 per la gestione degli appalti, delle forniture e dei servizi per l’ateneo peloritano.
Ieri mattina prima di stabilire la nuova data d’udienza l’Avvocatura dello Stato in rappresentanza dell’Università ha depositato agli atti la richiesta di costituzione di parte civile che era stata deliberata nei giorni scorsi dall’ateneo, e uno degli imprenditori coinvolti, Oliva, ha preannunciato la richiesta di accedere al patteggiamento della pena di 10 mesi. Ovviamente su tutta questa materia, che rimane “sospesa”, la gup Raffa si pronuncerà solo il prossimo 26 febbraio.
Nella richiesta di rinvio a giudizio siglata dalla procuratrice aggiunta Rosa Raffa e dalla sostituta Francesca Bonanzinga, l’accusa ipotizza a vario titolo per otto indagati i reati di turbativa d’asta in concorso e falso del pubblico ufficiale. Oltre all’ex rettore di Messina Salvatore Cuzzocrea e al direttore generale dell’ateneo Francesco Bonanno, sono coinvolti anche sei imprenditori, ovvero i titolari delle ditte che eseguirono lavori, in qualche caso ancora in corso, ed effettuarono forniture per l’ateneo. Si tratta del catanese Daniele Zenna, del goriziano Raffaele Olivo, del palermitano Giuseppe Cianciolo, di Santo Franco originario di Gangi nel Palermitano, di Michelangelo Geraci originario di Mussomeli in provincia di Caltanissetta, e infine dell’ex sindaca di Brolo Rosaria Irene Ricciardello, attuale consigliere comunale d’opposizione nel centro tirrenico.
Sono assistiti dagli avvocati Elena Florio, Giorgio Perroni di Roma, Alberto Gullino, Serena Cantale Aeo di Catania, Gianluca Fantini di Venezia, Girolamo D’Azzò di Palermo, Marcello Montalbano di Palermo, Pasquale Contorno di Palermo e Nino Favazzo.