Teatro: E’ figlie so’ffiglie. La nuova vita di Filumena Marturano di scena a Messina. L’intervista all’attore e regista Antonio Vitarelli
Di Tonino Cafeo - Messina. Il fascino del teatro di Eduardo de Filippo, con le sue storie senza tempo e i suoi personaggi archetipici, unisce attorno a sé generazioni diverse di artisti e di pubblico.
È accaduto anche la scorsa estate a Messina in occasione della messa in scena di E’ figlie so'ffiglie, originale rilettura di Filumena Marturano in cui si è cimentata una giovane compagnia locale: la Compagnia del novecento - viaggio sulla luna.
Abbiamo chiesto al portavoce del gruppo, l'attore e regista Antonio Vitarelli, ex allievo dell’Accademia di musical e recitazione On Stage, di Paride Acacia e Sarah Lanza, di spiegarci perché un gruppo di trentenni decide di mettere in scena un testo di de Filippo e le ragioni del grande successo che il loro lavoro sta riscuotendo.
Eduardo: un classico del 900. Con quale spirito tu e la tua compagnia vi siete accostati al testo di Filumena Marturano?
Ci siamo accostati con rispetto e in questo mi ha aiutato Carla Scardino (sul palco nel ruolo di Rosalia Solimene) che ha fatto l’aiuto regia, esperta e appassionata di Eduardo. Allo stesso tempo però ho voluto dare un'impronta mia, il testo è quello originaleanche se molto tagliato (lavoro sul testo di Maria Giglia) e io ho scritto alcuni agganci fra le scene per dare senso al tutto. Ho dato una chiave di lettura adeguata ai tempi di oggi in cui si sta prendendo coscienza del problema del patriarcato.
Ho voluto un Domenico Soriano patriarcale, uomo padrone, iracondo all'inizio col sangue alla testa che cerca la pistola per ammazzare la compagna, ma che a mano a mano si frantuma come niente rivelando che la potenza maschile è solo un velo di Maya.
Il tema patriarcale è simboleggiato anche dalla scenografia da me fatta che presenta la gigantografia dell'immagine del padre di Domenico Soriano al centro della parete (senza la moglie) e col quale lo stesso Domenico e Filumena parlano durante le scene.
Come avete lavorato sul testo? Quali e quante differenze fra il vostro copione e l'opera di Eduardo?
Abbiamo lavorato prendendo spunto anche dai film cercando il più possibile di prestare attenzione a quelli di de Filippo. Di Matrimonio all’italiana, di De Sica, è presente una piccola citazione con Domenico (Marcello Mastroianni) che scommette sulle corse dei cavalli. Anche la “nostra” Filumena di ispira a quella di “Matrimonio” perché Maria Giglia, che la impersona, ricorda lo stile di Sofia Loren. Ho puntato a una rappresentazione in stile neorealista. Riguardo ai tagli ad esempio non c'è la figura dell'avvocato ma è presente attraverso due telefonate, non c'è la scena del caffè fra Domenico e Alfredo... C'è l'importantissima scena in cui i figli chiamano Domenico papà. Lo spettacolo è fedele nella sua prima parte al testo di de Filippo perché comincia con la "resurrezione" di Filumena dalla finta morte.
Di Filumena - come di tutti i lavori di Eduardo - esistono numerose versioni televisive. L'opera ha inoltre ispirato due film, uno di Eduardo stesso e il celebre Matrimonio all'italiana di de Sica, con Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Quanto vi ha condizionato, ostacolato o invece aiutato il confronto con delle rappresentazioni entrate nell'immaginario collettivo? La tecnica di Eduardo è stata un modello o un fattore che vi ha intimidito, o magari un archetipo da cui prendere le distanze?
Come ho già detto, sia le versioni televisive, sia i due film tratti dall’opera, principalmente Matrimonio all’italiana, sono stati fonte di ispirazione e di stimoli, non certo un ostacolo alla nostra rilettura.
Ci sono altri testi di Eduardo che ti hanno influenzato/ispirato nella messa in scena e nella regia ?
Non direttamente. L’idea del quadro del padre che campeggia nel salotto di casa Soriano , con cui Domenico parla , potrebbe essere ispirata a Non ti pago, la divertente commedia sul gioco del lotto scritta da Eduardo nel 1940, ma confesso di non averci fatto molto caso mentre lavoravo all’adattamento.
Infine: che cosa pensi possa dire Filumena al pubblico del 2024?
Filumena è la donna che sposa l'uomo irrispettoso solamente per dare dignità ai suoi figli per farli diventare figli legittimi e fargli avere un padre formale... sostanzialmente non possono avere un padre ormai perché sono adulti. Alla fine lei non è la donna che piange commossa per avere conquistato un uomo ma la donna che piange perché ha affermato la sua autonomia dalla figura maschile addirittura ingannandola e raggirandola a suo piacimento. Filumena fa capire che in fin dei conti solo la madre è disposta a tutto per i figli... più del padre.
Omaggio a un classico immortale o dialogo con il presente?
Entrambe le cose, il classico mi ha dato l'opportunità di creare delle note di lettura nuove sul pentagramma... Che mettessero in risalto il tema patriarcale dei giorni nostri e ridicolizzassero l'uomo sovrano. Domenico di De Filippo non era così era più mite più bonaccione... L'ho voluto trasformare in un maschio arrogante e autoritario che urla ma più lo fa più si frantuma. Tipico a riguardo è il passaggio dello spettacolo in cui Domenico pensa di organizzare lui il matrimonio perché ha il pallino che uno dei tre sia suo figlio, ma in realtà il matrimonio lo sta già organizzando Filumena alle sue spalle.
Due passaggi coreografici stile vaudeville accentuano il ridicolo della situazione. Un ballo di Rosalia che trascina Domenico appresso prima di rivelargli che il matrimonio è fissato e la preparazione di fretta e furia del matrimonio con sottofondo una musica da film muto.
Tu vieni dal musical e dal teatro di strada. Quanto queste esperienze ti hanno indirizzato nel realizzare la tua Filumena?
Dal punto di vista del rapporto col pubblico il teatro in strada ci ha aiutato parecchio e ho mantenuto un minimo rapporto con gli spettatori anche in questo spettacolo tradizionale su palco con quarta parete: prima del matrimonio i due "servi" hanno distribuito riso al pubblico e successivamente il cast è sceso percorrendo tutto il corridoio centrale della platea per "recarsi in chiesa" e le persone hanno lanciato il riso agli sposi. Lo stesso pubblico in quel momento è diventato la gente della chiesa ipoteticamente "invitata al matrimonio".
Prossime tappe de E’ figlie so'ffiglie?
Lo spettacolo sarà riproposto sabato 21 dicembre alle ore 21:00, sempre a Messina, al teatro dei 3 Mestieri.
E’Figlie so’ffiglie. Liberamente tratto da Filumena Marturano, di Eduardo de Filippo.
Adattamento e Regia di Antonio Vitarelli
Personaggi e Interpreti :
Maria Giglia FILUMENA MARTURANO
Alessandro Santoro DOMENICO SORIANO
Carla Scardino ROSALIA
Gaetano Mazza ALFREDO
Adriana Malignaggi DIANA
Luca Donato UMBERTO
Sirio Arena RICCARDO
Carlo Picichè MICHELE
Costumista CINZIA PREITANO
Service GIOVANNI RANDO
Disegno luci ANTONIO PREVITI