ASSEMBLEA PUBBLICA DI “INVECE DEL PONTE”: Ancora una volta risposte evasive, non concludenti, che rimandano al progetto esecutivo
“Ancora una volta risposte evasive, non concludenti, che rimandano al progetto esecutivo”.
E’ l’analisi dell’associazione INvece del Ponte che stamani ha riempito il Salone delle Bandiere per l’assemblea pubblica nella quale sono state anticipate alcune delle osservazioni che verranno inviate alla Stretto di Messina in risposta alla documentazione integrativa presentata lo scorso 12 settembre.
Come ha evidenziato l’economista Guido Signorino, ancora una volta non convincono i documenti depositati dalla società. A cominciare dalla questione acqua.
“Le soluzioni sono solo idee approssimative – si legge nella nota dell’associazione – senza progetti valutabili, per un assorbimento di acqua di circa il 10 per cento dell’acqua oggi disponibile a Messina, città di 230 mila abitanti. Irresponsabile poi l’ipotesi di costruire il ponte su faglie attive e capaci, indicate tali dallo stesso progetto£.
Sulle questioni del “franco navigabile” e dei cavi di sostegno del ponte sono intervenuti i professori Cucinotta e Risitano “demolendo” le conclusioni della SdM, “che continua a non dare risposte scientificamente sostenibili”.
L’avvocato Briguglio ha poi evidenziato l’obiettivo dello “spezzatino” del progetto esecutivo: iniziare a scavare gallerie e trasportare terra anche se il ponte dovesse poi risultare non costruibile, e si tratta di attività di spicco per il crimine organizzato. Molto apprezzati dai partecipanti i significativi messaggi inviati da Fabio Granata e Giusi Caminiti. Granata ha denunciato la “macchina della propaganda di Salvini, Ciucci e di tanti utili idioti, con la complicità del governo”, ribadendo il suo impegno contro un’opera che mira ad alimentare ulteriori clientele, distribuire un fiume di denaro pubblico, stornato dalle vere priorità di siciliani e calabresi. La sindaca di Villa San Giovanni ha informato dell’enorme lavoro che il suo comune sta producendo riguardo le osservazioni da presentare alla Commissione VIA, in particolare riguardo la questione della faglia di Cannitello. A questo proposito ha sottolineato la “pochezza” dei documenti presentati dalla società Stretto, e l’assoluta mancanza di sensibilità nei confronti dei territori interessati e delle loro comunità. Caminiti ha ribadito l’importanza della partecipazione attiva di cittadini, associazioni, movimenti, partiti politici di tutte le estrazioni.
Molto partecipato e propositivo il dibattito, introdotto dall’intervento di Rossella Bulsei del comitato TitengoStretto di Villa San Giovanni. Sono emersi i prossimi appuntamenti di ottobre: un dibattito cittadino sul possibile danno economico del ponte, una manifestazione il 12 contro il decreto sicurezza che punisce chi manifesta senza violenza contro il ponte, un presidio “strettese” a Roma in occasione della proposta di emendamenti alla finanziaria alternativi al ponte e, per novembre, la mostra “L’arte invece del ponte”. Messina continua a dire, chiaro e forte, NO al ponte. Chi dovrebbe ascoltare spaccia per “no ideologico” argomenti seri e ostativi, e prosegue su una strada impervia, che troverà occupata dai cittadini e dalle loro ragioni, malgrado le intimidazioni e le forzature normative.