Cori contro la polizia, manganelli e lanci di petardo: Daspo per 14 tifosi
Non potranno accedere alle manifestazioni sportive per diversi anni i 14 tifosi raggiunti da Daspo dopo il provvedimento firmato dal questore Annino Gargano. I divieti sono scattati dopo gli accertamenti condotti dalla Divisione Anticrimine della Questura di Messina, insieme agli uomini della Digos e con l'ausilio della Scientifica. Hanno avuto un ruolo fondamentale anche le indagini dei commissariati di Barcellona Pozzo di Gotto, Capo D’Orlando e Sant’Agata di Militello per altri fatti verificatisi in provincia.
Le prime dieci misure sono riconducibili all’incontro di calcio del 14 aprile scorso tra Nuova Igea Virtus” e Locri, svoltosi allo “Stagno D’Alcontres” di Barcellona Pozzo di Gotto alla presenza di circa 600 spettatori locali e 30 ospiti. La documentazione video-fotografica ha immortalato la condotta di un gruppo di tifosi barcellonesi, durante il secondo tempo, a scandire cori offensivi nei confronti delle forze dell’ordine. I protagonisti del deprecabile gesto non potranno accedere a manifestazioni sportive per un periodo da uno a cinque anni. Per due di loro, è stata applicata la prescrizione dell’obbligo di presentazione agli uffici di polizia.
Un ulteriore provvedimento di Daspo della durata di cinque anni con obbligo di presentazione è stato adottato nei confronti di un capo tifoseria che, durante le fasi di verifica del titolo di accesso allo stadio, è
stato trovato in possesso di un manganello telescopico in metallo, estensibile fino alla lunghezza di 55 centimetri. I fatti risalgono al 28 aprile scorso, in occasione dell’incontro di calcio tra Città di Sant’Agata e Ragusa.
Lo stesso divieto per la medesima durata, ossia cinque anni, con prescrizione dell’obbligo di presentazione è stato inoltre disposto con provvedimento D.A.SPO. a carico del tifoso che, lo scorso 7 gennaio, a Messina, presso lo
stadio comunale “Franco Scoglio”, nel corso dell’incontro di calcio Messina-Audace Cerignola, ha acceso e lanciato un petardo deflagrato in curva Sud, occupata da circa 1.000 tifosi locali. Le immagini registrate dal locale Gabinetto di Polizia Scientifica e attentamente visionate dalla Digos lo riprendono mentre cerca di nascondersi dietro una bandiera, con cappuccio della felpa indossato, mentre lancia il fumogeno, per poi riprendere a partecipare alle coreografie della propria tifoseria. Altrettanto inutile è stato il tentativo di nascondersi e di sfuggire alle telecamere da parte di un tifoso ripreso a lanciare un fumogeno all’interno del settore ospiti nel corso dell’incontro tra Messina e Potenza disputatosi al “Franco Scoglio” di Messina lo scorso 21 aprile. I fotogrammi estrapolati dalle riprese video fatte dalla Scientifica hanno permesso di identificare l’autore della condotta
illecita, nei cui confronti è stato adottato il medesimo provvedimento per la durata di un anno.
Infine, due incontri di pallacanestro, il 15 e il 19 maggio scorsi, in occasione degli incontri tra “Orlandina Basket - Basket School Messina” e “Orlandina Basket - Virtus Molfetta”, hanno fatto da cornice al deprecabile comportamento di un soggetto nei confronti del quale è scattato analogo provvedimento. In entrambi i casi, il tifoso - non condividendo alcune decisioni arbitrali - ha ripetutamente insultato ed inveito contro gli astanti interrompendo il sereno svolgersi dell’evento e rendendo necessario l’intervento degli agenti impegnati nel servizio di ordine pubblico. L’attività investigativa è stata svolta dai poliziotti del Commissariato di Capo d’Orlando.