26 Agosto 2024 Cronaca di Messina e Provincia

I bagni del Comune? Un disastro igienico-sanitario”

Le condizioni igienico-sanitarie del bagno del Comune di Messina sono disastrose. Scrive una dipendente di Palazzo Zanca: “Sono una dipendente del Comune. Vorrei segnalare le condizioni inelle quali ci troviamo ogni giorno quando usufruiamo dei servizi igienici. I due bagni si trovano in unico ambiente. Uno è chiuso a chiave e, in teoria, è accessibile solo ai dipendenti. Peccato che per terra, a qualsiasi ora, si trova una pozzanghera estesa, che oltre ad essere pericolosa per rischio scivolamento, è del tutto inaccettabile perché per poter usufruire del bagno, è necessario “guadare” e alzarsi gli indumenti per non rischiare di sporcarli. Credo che sia una vergogna”.

E intervengono pure il sindacalista Peppe Previti e Francesco Fucile, segretario generale della Fp Cgil di Messina: “I bagni di Palazzo Zanca sono diventati i vespasiani della città. Turisti, croceristi e cittadini non trovano aperti negli esercizi pubblici, vanno in bagno al Comune”.

Afferma i due sindacalisti: “Il 20 agosto è stata scattata una foto nei bagni delle donne situati al pianoterra di Palazzo Zanca ala “Manutenzioni” dalla quale si evince chiaramente lo stato di degrado, sporcizia e di poca igiene nel quale vivono i dipendenti comunali. L’utilizzo pubblico potrebbe rientrare nella normalità se, puntualmente e con costanza, venisse svolto il servizio di pulizia, cosa che purtroppo non succede. Di conseguenza, a una certa ora della giornata lavorativa i wc diventano inaccessibili. Ricordiamo al sindaco, agli alti burocrati e ai dirigenti che le pulizie sono state affidate a una ditta privata che ha vinto un appalto che prevede un impegno iavorat vo degli addetti di circa 2 ore al giorno per pulire uffici, corridoi, saloni e wc”.

E ancora: “Come organizzazione sindacale. chiediamo al sindaco e a tutti i soggetti in indirizzo di farsi parte attiva affinché venga garantita una presenza costante degli addetti ai servizi di pulizia almeno per le ore di apertura al pubblico in modo da evitare situazioni spiacevoli. Ma questa nostra richiesta nasce anche dalle difficoltà vissute dai colleghi. In particolare i centralinisti, ciechi e ipovedenti che, a causa della loro situazione personale, vivono il problema della pulizia con grande difficoltà, disagio e umiliazione. Cogliamo l’occasione per informare il sindaco e il dirigente responsabile responsabile della gestione giuridica del personale che attualmente al centralino di Palazzo Zanca sono attive 4 unità lavorative. Ma tre lavoratori andranno in pensione e ne resterà solamente una che, ovviamente, non potrà fronteggiare il carico di lavoro. Pertanto segnaliamo la necessità di potenziare l’ufficio e foimare per tempo il
nuovo personale”.