Siciliacque a Repubblica: “A Taormina 12 litri secondo” che se restassero a Messina sarebbero come 286 autobotti al giorno
A Messina l’AMAM risponde alle esigenze della crisi idrica dei cittadini con circa 80 autobotti al giorno. Una quantità insufficiente perché la richiesta e di almeno 3 volte di più. E i disagi sono noti a tutti. E’ proprio su questo dato che si fonda l’articolo di oggi su La Repubblica edizione di Palermo, a firma di Fabrizio Bertè, che in base a quanto dichiara il direttore operativo di Siciliacque, Massimo Burruano, apre uno squarcio molto più chiaro su quanto costa a Messina l’accordo che porta 12 litri al secondo (al momento) a Taormina.
I 12 litri al secondo mostrati dalla “prova del nove” di De Luca e Basile sono, dice a Repubblica Burruano ‘il surplus dell’acquedotto Alcantara che una volta soddisfatto il suo perimetro di approvvigionamento‘ invia, sulla base dell’accordo sottoscritto con AMAM, a Messina che poi lo trasferisce a Taormina. Non sarebbe possibile l’invio diretto a Taormina per motivi tecnici di portata massima della derivazione.
Insomma, Taormina riceverebbe questi 12 litri al secondo di Siciliacque, che potrebbero arrivare anche a 60 secondo, sulla base dell’accordo, perché il Sindaco Federico Basile si è messo a disposizione di quello di Taormina. Ma quel che è grave è che gli attuali 12 litri al secondo che Taormina riceve da Messina rappresentano proprio la differenza che potrebbe scongiurare i disagi dei messinesi, ovvero, come scrive Repubblica, l’equivalente di 286 autobotti da 4 metri cubi ciascuna al giorno.