L’inchiesta su Francesco Scirocco: l’appalto per le navette a guida autonoma nel mirino della Dia, il Comune di Imperia: “Ditta verificata anche sotto il profilo dell’Antimafia”
"In riferimento alle notizie pubblicate relative ai lavori della nuova linea di TPL a Imperia, si rende noto che al momento nessuna comunicazione ufficiale è giunta al Comune di Imperia da parte degli organi competenti".
Lo scrive in una nota in settore Lavori pubblici di Palazzo civico a proposito dell'"Appalto integrato per la realizzazione di una nuova infrastruttura di trasporto pubblico locale costiero, completamento tracciato cittadino trasversale da levante a ponente, completa di fermate ed unità di trasporto", le navette a guida autonoma lungo la ciclabile, progettazione ed esecuzione per un valore 4,4 milioni di euro tra le opere finanziate con fondi del Pnrr, tra agli appalti finiti nel mirino degli investigatori , che ha portato in carcere gli imprenditori Francesco Scirocco e Giovanni Bontempo, legati al clan mafioso dei "Barcellonesi".
"Tuttavia, alla luce di quanto emerso sugli organi di informazione, già nella giornata di venerdì 19 luglio 2024 la ditta mandataria, cioè quella incaricata della realizzazione delle prestazioni principali dell'appalto, ha inviato una propria nota alla ditta citata nei suddetti articoli di stampa, che è incaricata di opere secondarie. Nella nota sono stati richiesti ragguagli e chiarimenti sulla vicenda, nonché iniziative e misure di 'self cleaning adottate o che s'intendono assumere".
"Attesa la delicatezza della situazione, è stato assegnato un termine di cinque giorni per la risposta. Nell'ipotesi di mancato riscontro, la ditta mandataria procederà all'estromissione dell'impresa dal raggruppamento".
La nota specifica che "l'aggiudicazione dei lavori è avvenuta secondo le norme della gara europea, aperta a tutti gli operatori, e che la ditta in questione era stata verificata anche sotto il profilo dell'Antimafia”. "Il Settore Lavori Pubblici, in costante contatto con la direzione dei lavori, sta monitorando l'evolversi della vicenda, con l'obiettivo di evitare interruzioni all'esecuzione dell'opera, garantendo le tempistiche stringenti previste dai finanziamenti PNRR, nel pieno rispetto delle norme vigenti".
L'inchiesta è condotta dalla Dia, dal Gico della Gdf e della Dda di Milano, guidata dal procuratore Marcello Viola e dall'aggiunto Alessandra Dolci.
In un primo tempo era spuntata solo una gara nel Comune di Diano Marina (stazione appaltante la Provincia di Imperia) per la costruzione dell'asilo nido di via Rossini finanziato sempre con fondi del Pnrr, da quasi un milione di euro.
Secondo gli inquirenti, attraverso "l'intestazione fittizia" di società per i lavori, i due avrebbero accresciuto "la posizione sull'intero territorio nazionale e rafforzato il potere economico" di Cosa Nostra e in particolare dei clan del Messinese. Le "commesse pubbliche", ottenute usando la società Infrastrutture M&B, erano, stando alle imputazioni, "destinate ad essere subappaltate" ad altre società, tra cui Sogeim, Calcem, "ditte riconducibili" ad Angelo Romano, e alla "Consortile MM2".