Cena a base di sushi, poi il malore e la morte: vittima una 40enne. La smentita del legale della famiglia
Una cena a base di sushi, poi il malore e la morte. Giuliana Faraci, 40enne originaria di Alcara Li Fusi, si è sentita male venerdì scorso dopo aver cenato in un ristorante a Capo d’Orlando (Messina).
Aveva febbre, vomito e diarrea, sintomi che invece non sono stati riscontrati nelle altre persone che avevano mangiato insieme a lei. Dopo il ricovero all’ospedale di Sant’Agata, la donna è morta.
Sul caso la Procura di Patti ha aperto un’indagine e sequestrato la salma: l’autopsia verrà svolta nelle prossime ore.
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, quella per cui la 40enne sia stata colpita da un disturbo causato dagli anisakis.
Intanto, il legale della famiglia della povera Giuliana, l’avvocato Salvatore Mancuso, in una nota alla stampa, ha voluto precisare che “non corrisponde a verità la circostanza che la signora Faraci lo scorso fine settimana abbia cenato a base di sushi o pesce crudo arbitrariamente ipotizzati quali possibili cause di intossicazione alimentare e del conseguente decesso”.
Il sindaco di Sant’Agata di Militello sui social aveva scritto: «Siamo increduli e devastati dal dolore, cara Giuliana ci hai lasciati troppo presto. Tristezza e rabbia ci assalgono, non ci si può rassegnare a una morte di cui non ci sono spiegazioni».