13 Luglio 2024 Cronaca di Messina e Provincia

Taormina, lidi abusivi e ricettazione di reperti archeologici a Isola Bella: sequestri e sanzioni

Operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto di Messina e la Compagnia Carabinieri di Taormina, finalizzata alla tutela del demanio marittimo, dell’ambiente ed alla salvaguardia della vita umana in mare. La zona interessata dai controlli è quella della Riserva Naturale Orientata, meta di numerosi turisti e bagnanti che frequentano le spiagge, le acque prospicienti e le bellezze naturali e paesaggistiche che la circondano.

Lì sono presenti molteplici attività commerciali, che offrono svariati servizi mirati alla balneazione con lidi e spiagge attrezzate, escursioni con barche e moto d’acqua a noleggio, immersioni subacquee, oltre alla tradizionale ristorazione siciliana.

I militari intervenuti hanno provveduto ad eseguire accertamenti mirati all’utilizzo abusivo di aree demaniali marittime, occupate senza alcun titolo concessorio con la collocazione di ombrelloni e cartelloni indicanti servizi escursionistici, oltre a controlli al servizio di assistenza ai bagnanti ed alle dotazioni di sicurezza degli stabilimenti. In concomitanza con le verifiche eseguite in spiaggia, le motovedette della Guardia Costiera hanno controllato certificazioni e dotazioni di bordo finalizzate ad aspetti di sicurezza della navigazione.

All’esito dell’attività sono state denunciate due persone a piede libero, per occupazione abusiva di demanio dello Stato e per ricettazione di reperti archeologici e fossili marini, inoltre sono state elevati 3 verbali amministrativi per mancanza di dotazioni di sicurezza ad un lido e per aver superato il numero massimo di passeggeri a bordo di unità dedite ad attività di noleggio.

In totale sono state elevate sanzioni per circa 2000 euro, oltre a due sequestri penali dei materiali costituenti corpi di reato, sia per l’occupazione abusiva che per il traffico di reperti archeologici.

In particolare, i Carabinieri della Compagnia di Taormina hanno operato con il supporto della Sezione Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa, accertando ed eseguendo attività di censimento, messa in sicurezza e recupero dei reperti rinvenuti, ubicati in una teca in vetro all’interno di un’azienda operante, nelle immediate vicinanze dell’isola.